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Nico Rosberg, all’anagrafe Nico Erik Rosberg, è nato il 27 giugno 1985 a Wiesbaden ed è il figlio di Keke, campione del mondo di Formula 1 nel 1982. Cresciuto a Monte Carlo, città che regalerà grandi soddisfazioni a entrambi i Rosberg, inizia la carriera di pilota nei kart prima di passare alla Formula BMW e arrivare alle vette del motorsport mondiale con la Mercedes in F1. Ripercorriamo le tappe principali della carriera di uno dei piloti più vincenti degli ultimi anni.
Gli anni in Formula 3 e in GP2
Fin dalle prime esperienze alla guida di una monoposto, si capisce che Nico ha qualcosa di speciale. All’esordio in Formula BMW vince il campionato e si guadagna la possibilità di eseguire un test su una Williams di Formula 1, il pilota più giovane di sempre a provare un’auto di questa levatura. Nei due anni successivi correrà in Formula 3, chiudendo il mondiale con un ottavo e un quarto posto finale impreziositi da quattro primi successi.
Ma sarà il 2005 l’anno della svolta. Rosberg passa in GP2 con il team AT Gran Prix e si laurea Campione della categoria con cinque vittorie e dopo averla spuntata su un altro futuro pilota di F1, Heikki Kovalainen.
In F1 con la Williams
Il titolo di GP2 gli varrà la chiamata di Frank Williams, leggenda del Circus e grandissimo scopritore di talenti. L’esordio nel campionato più importante alla guida della Williams versione 2006 non sarà dei più facili: Nico parte bene e conquista due settimi posti nelle prime cinque gare prima di una seconda parte di stagione difficile e di un’annata chiusa alle spalle del compagno di scuderia Mark Webber.
Dal 2007 la situazione migliora. La Williams è più competitiva e Rosberg inizia a far vedere le sue doti battendo costantemente i compagni Wurz e Nakajima e conquistando un incoraggiante quarto posto nel GP del Brasile. L’anno successivo arriveranno anche i primi due podi: nella gara inaugurale in Australia (terzo posto) e in quella di Singapore (secondo).
Quella 2009 sarà la migliore stagione in Williams per il pilota tedesco che chiuderà al settimo posto assoluto nel mondiale piloti dando una continuità alle prestazioni che inizia ad attirare le attenzioni dei top team. Rosberg è ormai uno dei giovani emergenti del circus ed è pronto per il passaggio a una big.
Nico Rosberg e la Mercedes
L’occasione della vita si presenta nel 2010, anno in cui Rosberg firma per la Mercedes, la squadra con cui concluderà la carriera. La prima stagione, nonostante il compagno di box sia un leggenda come il sette volte campione del mondo Michael Schumacher, è positiva: Nico conferma il settimo posto nella classifica finale e conquista tre podi, in Malesia, Europa e Cina.
Nei due anni successivi sarà costantemente più veloce del connazionale e nel 2012 otterrà la prima pole position con vittoria in Cina. Risultato prestigioso bissato dal secondo posto ottenuto nel Gp di Monte Carlo il mese successivo. Proprio la città del famoso casinò nato e sviluppatosi da un’idea di François Blanc, sarà una base fondamentale per la saga della famiglia Rosberg. La città in cui tutto è partito e che è stata protagonista della celebrazione dei titoli mondiali di Nico e Keke, entrambi in pista con le rispettive monoposto campioni sulle stradine del Principato prima del Gp del 2018. Ma andiamo con ordine.
Gli anni migliori e la rivalità con Hamilton
Nel 2013 Rosberg trova un nuovo compagno di box, non meno quotato di Schumacher: Lewis Hamilton. E proprio con l’inglese nascerà una delle rivalità più intense degli ultimi anni. La Mercedes è ormai la macchina da battere nella nuova era dei motori “ibridi” e i due piloti della scuderia tedesca iniziano a spartirsi i successi.
Nel 2014 saranno cinque quelli di Nico (Australia, l’amata Monte Carlo, Austria, Germania e Brasile), non sufficienti a vincere il titolo che andrà al rivale di casa. Stesso esito dell’anno successivo, il 2015, in cui il tedesco conquista sei gare ma perde il campionato con quattro gare d’anticipo.
Dopo due anni di bocconi amari arriverà la rivincita nel 2016. Sarà una stagione magica per Rosberg che realizzerà il record di 9 successi e conquisterà il tanto agognato titolo mondiale all’ultima gara. Neanche il tempo di festeggiare e il pilota Mercedes annuncia il ritiro dalle gare. Sarà davvero l’ultima volta che abbiamo ammirato la guida pulita e precisa del figlio di Keke?