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La patente è una cosa che molti ragazzi sognano fin dai primi anni di adolescenza.
È uno dei primi traguardi della vita adulta.
La patente e l’auto personale, o anche prestata dai genitori o dai fratelli, donano al ragazzo un senso di libertà non indifferente che prima non poteva avere. Solo coloro che prendono il patentino per la moto possono provare le brezza di andare in giro da soli senza farsi accompagnare dai genitori ancora prima dei 18 anni. I neopatentati hanno però dei limiti più ristretti rispetto a chi ha la patente da molti anni.
Ci sono limiti per quanto riguarda il tasso alcolico, ci sono limiti di velocità più restrittivi e la cilindrata della macchina deve essere contenuto. In questo senso si deve fare una distinzione: per quanto riguarda la cilindrata e la potenza dell’auto si viene considerati neopatentati solo per il primo anno dopo il conseguimento della patente. Si è invece considerati tali per tre anni quando si parla di limiti di velocità e alcolici.
Tutto questo, fortunatamente, è stato decretato per la sicurezza dei ragazzi ma anche per quella degli altri automobilisti e pedoni. I neopatentati hanno infatti un controllo minore del mezzo rispetto a chi di esperienza ne ha di più. Ci vuole quindi pazienza e con il tempo la guida diventerà più decisa, sicura e fluida.
Come abbiamo già accennato una delle limitazioni che hanno le persone neopatentate è proprio la cilindrata e la potenza dell’auto, che è più bassa rispetto a quella di un patentato da qualche anno.
In questo caso la limitazione è valida solamente per un anno. Dopo il primo anno dal conseguimento della patente si possono guidare tutti i tipi di auto che si vogliono e di qualsiasi potenza.
Ovviamente questo potrebbe essere un problema se il neopatentato non possiede una macchina propria e la sua intenzione è quella di utilizzare quella dei familiari. Queste molto spesso hanno una potenza maggiore rispetto a quella consentita nel primo anno di patente.
Questa è però una norma molto utile, che permette di evitare diversi problemi e incidenti che potrebbero derivare dall’utilizzo di un’auto troppo potente rispetto alle capacità.
Ma qual è il limite di cilindrata? E il limite di potenza?
Per quanto riguarda la potenza, i neopatentati non possono guidare le auto che l’hanno al di sopra dei 70 kW/t. Il rapporto tra il peso del veicolo e la sua potenza, inoltre, non può essere superiore a 55kW/t.
Più precisamente si deve però dire che ci sono due limitazioni in particolare. Una è che l’auto non può superare il rapporto peso e potenza di 75 cavalli per tonnellata, e la sua potenza non può essere superiore ai 95 cavalli.
Per poter capire se un’auto può essere guidata da un neopatentato si può leggere la potenza e la cilindrata sulla carta di circolazione. Altrimenti si può consultare il sito ilportaledellautomobilista.it.
Proprio a causa della poca esperienza che un neopatentato ha nei confronti della guida di un veicolo è importante che abbia dei limiti di velocità diversi rispetto a coloro che hanno la patente da molti anni. Questo proprio perché nei primi anni di guida non si ha il pieno controllo del veicolo. Questa sicurezza si acquisisce con la pratica e non si deve demordere. La guida dopo un po’ di pratica sarà perfetta!
Vediamo ora quali sono i limiti di velocità per i neopatentati zona per zona.
Per quanto riguarda i limiti di velocità massima in superstrada il neopatentato non deve superare i 90 chilometri orari; in autostrada non deve superare i 100 chilometri orari; il limite di velocità nelle strade urbane è uguale a quello degli altri cittadini, ovvero di 50 chilometri orari e così anche le strade urbane di scorrimento e le strade secondarie extraurbane e locali, con 70 e 90 chilometri orari.
Per quanto riguarda il livello di tasso alcolico è importante ricordare che se ci si deve mettere al volante è sempre meglio non bere.
Nonostante questo, le norme a riguardo si sono dimostrate elastiche per coloro che posseggono la patente da diversi anni. I livelli consentiti di alcool all’interno del corpo sono davvero bassi, e nella maggior parte dei casi non permettono di perdere il controllo dei sensi. Questo dipende però anche dal livello di sopportazione dell’alcool da parte dell’organismo di ognuno di noi. Questa sostanza annebbia infatti i sensi e rende il tempo di reazione molto più lungo.
Questo può quindi causare gravi danni come incidenti o investimenti.
Il tasso alcolico per i neopatentati è ovviamente più basso. Se si ha la patente da meno di tre anni si deve quindi fare molta attenzione a ciò che si beve, tenendo anche conto del fatto che un corpo molto giovane come può essere quello di un diciottenne può reggere meno l’alcool e avere quindi un livello di sopportazione molto basso.
La differenza tra il tasso alcolemico di un neopatentato e quello di una persona che ha la patente da più tempo è molta. La norma di base stabilisce infatti che una persona non debba essere sanzionata fino a che non supera un tasso alcolico di massimo 0,5 g/litro, mentre per un neopatentato vale la regola del tasso alcolico pari a 0. Un neopatentato non può quindi bere bevande alcoliche.
Anche per quanto riguarda i punti le norme per i neopatentati sono differenti. In caso di violazione del codice della strada i punti che vengono tolti sono il doppio rispetto a quelli che si tolgono nella stessa situazione ad una persona non più neopatentata. I punti totali che si possono perdere sono 15, ma ci sono situazioni in cui la gravità della violazione porta al ritiro della patente stessa per un periodo determinato in base alla situazione.
Grazie ad una norma del 13 agosto del 2010, se nei tre anni successivi al conseguimento della patente non si commettono delle violazioni, vengono assegnati dei punti bonus fino ad un totale di tre punti bonus, ovvero uno per ogni anno.