Centauri fermati e multati, perché questo sta accadendo

Uno sguardo ai dati relativi alle sanzioni amministrative (multe) conferite ai motociclisti nel 2023.

La Polizia Stradale ha diramato i dati relativi al 2023 per quanto riguarda le multe erogate a ciclomotori e motocicli. Infatti quest’organo è l’unico in grado di scorporare le sanzioni a seconda del tipo di veicoli e di avere i dati completi dei fermi avvenuti nei 12 mesi. Scopriamo quindi come mai i centauri sono stati sotto osservazione.

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Le due ruote sono cresciute in termini di multe rispetto al 2023

I dati in possesso della Polizia Stradale testimoniano un aumento di sanzioni amministrative conferite ai motoveicoli, scooter e moto dotate di targa, rispetto all’anno precedente. Nel 2022 sono infatti state elargite 37.277 multe che sono diventate 39.206 nel 2023.

In cima a questa cifra vi è la mancanza della revisione, rilevata ben 7.340 volte mille in più del 22. 4.936 invece i centauri che non avevano l’assicurazione e 3.825 quelli senza patente. In quarta posizione l’assenza dei documenti di circolazione, rilevata a 3.761 motociclisti.

Il superamento della velocità limite è stato contestato 3.379 volte, dato in aumento rispetto al 2022 quando si era fermato a 2.239. Non manca come quinta sanzione il mancato uso del casco, rilevato in 2.807 casi di multa.

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Persiste la piaga dell’assenza del casco

Come scritto in conclusione del primo paragrafo, 2.807 persone si sono state viste contestare l’assenza o l’errato utilizzo del casco. I Carabinieri l’hanno rilevata 7.976 volte e ben 52.466 volte dalle Polizie Locali. Il totale fa 63.249 infrazioni.

Un dato ancora troppo alto, che testimonia quanto non sia presa sul serio la sicurezza stradale. Ci si mette in moto pensando che il casco sia un orpello che dà fastidio nelle giornate di caldo e che non è necessario usare anche se ci si muove per tragitti brevi.

Non c’è niente di più sbagliato, il casco è uno degli strumenti più importanti per la sicurezza e non bisogna mai scordarlo ogni volta che si sale in moto, sia pure per piccoli spostamenti perché il pericolo è sempre dietro l’angolo.

Scritto da Filippo Imundi

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