Motore termico: quando potrebbe sparire

Motore Termico, abbiamo provato a stabilire la possibile data della sua dipartita. Sarà davvero la fine?

Il motore termico è attualmente ancora di successo anche se le vetture ibride ed elettriche si stanno lentamente imponendo come principali scelte di acquisto da parte degli automobilisti in quanto sono quelle che garantiscono un minor numero di emissioni. Ma la vera domanda è: quando potrebbe sparire questa unità? Scopriamolo in questo articolo.

Motore termico: quando potrebbe sparire

Al momento non vi è una data certa in merito alla sua sparizione, o meglio si sa che l’Europa ha imposto come anno il 2035 per imporre alle case di non vendere in questa area auto dotate di motore endotermico ma questa non è una vera bocciatura totale.

Infatti i colossi petroliferi hanno già pronta una contromossa che è legata ai biocarburanti che conterranno un maggior numero di etanolo rispetto alla benzina.

Non si sa se questa scelta potrà garantire a questo propulsore le prestazioni attuali ma è credibile pensare che cambierà molto poco. La vera risposta la avremo dalla Formula 1 che, essendo il principale campo di innovazione del mondo automotive, gli userà con una maggiore componente di etanolo, a partire dalla prossima stagione.

Secondo esperti di auto elettriche il 2038 sarà l’anno di passaggio da benzina ed elettrico in quanto le auto elettriche supereranno in termine di vendite quelle a benzina. Un calcolo giusto se si considera la sospensione europea ed il numero di auto circolanti nel vecchio continente.

E’ pensabile che la sua completa sparizione possa avvenire dopo il 2050, anno in cui dovrebbe arrivare la NETZero anche se le macchine dotate di questa motorizzazione saranno ancora presenti e continueranno a circolare, solamente in misura ridotta rispetto al passato ed al presente attuale.

Solo il futuro ci darà la risposta a questa domanda posta di frequente. Per ora non ci resta che osservare l’evoluzione di questo importante cambiamento che è da qualche anno già realtà.

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Scritto da Filippo Imundi

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