Il motore Wankel molto comune su vetture sportive Mazda, vediamo cos'è e come funziona.
Mazda ha puntato sul motore rotativo Wankel che in passato era già stato studiato da altre case, tra cui Alfa Romeo senza tuttavia venir impiegato nella produzione di serie.
La casa nipponica infatti ha creduto nelle potenzialità adottandolo su diverse sportive nel corso della sua storia. In questo articolo vediamo come funziona.
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Il motore Wankel è un motore a combustione interna ideato da Felix Wankel per la NSU nel 1957 e a differenza del motore a pistoni tradizionali che hanno un movimento dall’alto al basso, in quello rotativo è il rotore a ruotare intorno ad un asse.
Il rotore sfrutta il concetto del triangolo Reuleax e quindi è un triangolo equilatero con angoli leggermente convessi che ruota nella camera statoria ed il suo movimento produce potenza.
Il rotore infatti muovendosi eccentricamente attorno all’albero motore da vita alle tipiche quattro fasi: aspirazione – compressione – combustione e scarico. Il suo movimento dà vita a tre camere che compiono tre cicli otto a quattro tempi, con una sfasatura di 120° ciascuno.
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I vantaggi sono molteplici rispetto ad un motore a combustione interna tradizionale e di seguito li elenchiamo:
Gli svantaggi sono inferiori ma più importanti e sono anche i principali motivi per cui è una tecnologia non comune:
Il motore rotativo è quindi destinato a rimanere un ricordo nella sua accezione più classica, in ambito moderno Mazda lo sta utilizzando accoppiato ad un motore elettrico.
Forse in questo caso potrà essere utile e vedere un impiego su altre auto della casa giapponese.