Il motore elettrico, il propulsore del futuro, vediamo quanti tipi ne esistono e come funzionano.
Il motore elettrico esiste da oltre un secolo ma è stato soppiantato ai primi del novecento dai motori endotermici, tuttavia negli ultimi decenni questo tipo di propulsore è tornato di moda per via dei minori impatti ambientali rispetto a quelli che funzionano per combustione interna utilizzando combustibili fossili.
In questo articolo lo analizziamo.
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I motori elettrici sono costruiti seguendo diversi dettami in funzione dell’applicazione su cui vanno montati. Al momento ne esistono 5 in commercio:
I motori a corrente continua sono quelli che hanno iniziato questo processo, nel secolo scorso e sono in grado anche oggi di offrire picchi di coppia notevoli e potenze in linea con i motori endotermici, per questo motivo sono utilizzati per garantire trazione.
Soppiantati però da quelli a corrente continua senza spazzole, più efficienti e meno costosi in termini di manutenzione e sono altamente efficienti, utilizzati per applicazioni come le e-bike grazie alla loro compattezza.
Il funzionamento dei motori delle auto che possono essere di tipo DC o AC è diverso da quello delle auto tradizionali dato che posseggono la frenata rigenerativa che permette alla batteria di ricaricarsi, se questi sono full electric.
Di contro le plug-in necessitano di una ricarica, presso i punti di ricarica veloce sparsi sul territorio o casalinga, così da tornare ad avere un ottimo valore di percorrenza.
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Il motore elettrico sarà nei prossimi decenni quello maggiormente presente sulle automobili di nuova concezione, in quanto è in grado di garantire ottimi valori di potenza ed allo stesso tempo di emettere zero emissioni nell’aria, contribuendo a migliorare l’ambiente.
E’ una strada che tutte le case stanno percorrendo, vedremo se sarà alla fine quella giusta per la salvaguardia del nostro pianeta.