La stagione 2020 di MotoGP non inizia nel migliore dei modi. Il Gran Premio del Qatar, infatti, è stato annullato per paura del Coronavirus.
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La stagione 2020 di MotoGP si apre nell’incertezza con l’anullamento ufficiale del Gran Premio del Qatar.
La decisione di annullare quello che sarebbe stato il primo Gran Premio della stagione deve essere stata davvero dura da prendere per l’ente incaricato. Tuttavia, stando lo stato attuale delle cose con il virus Covid-19 a piede libero, agli organizzatori deve essere sembrato di non avere altra scelta.
Addio edizione 2020 del Gran Premio arabo, quindi, se ne parla l’anno prossimo. Ma solo per la categoria regina, perchè le categorie di Moto2 e Moto3 correranno come da programma.
Questo inizio di decennio sembra iniziato davvero come un cattivo presagio. Prima gli incendi in Australia, poi lo sterminio di flora e fauna in Amazzonia, ora il Coronavirus che si spande in lungo ed il largo.
DORNA ha dovuto annullare la MotoGP per un motivo semplice. Il Qatar, infatti, per cercare di arrestare l’avanzata del Covid-19 ha chiuso le frontiere nei confronti dei paesi a rischio per almeno due settimane.
Fra questi paesi considerati “untori” purtroppo c’è anche l’Italia.
Due settimane sono troppe per posticipare la gara di poco e poi ci si troverebbe a ridosso delle altre tappe. Considerando in che misura la MotoGP sia composta, fra piloti, squadre, ingegneri e altro, di Italiani, la Federazione ha ritenuto giusto annullare l’intera gara. Non avrebbe – a loro parere- avuto senso tenersi una tappa che avrebbe solo sfavorito la maggior parte dei protagonisti e tenuto in pista tre moto o poco più.
C’è tuttavia un dettaglio che non sembrerebbe coerente a prima vista. Perchè Moto2 e Moto3 invece ci saranno? É presto detto. Le due categorie di corse, infatti, sono già sul posto per effettuare i test pre-stagionali e quindi non avrebbe senso rimandarli a casa senza una ragione concreta di pericolo.