Negli ultimi anni l'Italia ha fatto dei passi in avanti notevoli nel comparto della cosiddetta e-mobility.
Negli ultimi anni l’Italia ha fatto dei passi in avanti notevoli nel comparto della cosiddetta e-mobility. Naturalmente il settore ha vissuto i classici alti e bassi dovuti alla pandemia e alla crisi economica, ma nel complesso la situazione attuale può essere considerata soddisfacente. Soprattutto se si valutano i numeri del 2022 che, al contrario, avevano evidenziato un calo abbastanza preoccupante. Vediamo dunque di approfondire questo tema.
Il Governo ha stabilito dei precisi obiettivi da raggiungere, per favorire la decarbonizzazione e per adeguarsi alle politiche europee. Si mira nello specifico ad un abbattimento del 60% della produzione di CO2, e dunque l’e-mobility rappresenta un punto cruciale di questo piano. La situazione in Italia, come anticipato poco sopra, è tutto sommato soddisfacente, anche se si potrebbe far meglio.
Le indagini di settore ci dicono che, al momento, sul territorio si trovano oltre 41 mila punti attivi, fra cui 22 mila colonnine di ricarica per auto elettriche e 15 mila location. Bisogna inoltre considerare la sempre più ampia diffusione delle wallbox, un’eccellente soluzione per la mobilità elettrica e per ricaricare le vetture a casa propria. Tornando ai dati, quali sono i principali che contraddistinguono questo 2023?
Se si prende in esame il primo trimestre dell’anno in corso, emerge che sono stati sviluppati circa 4 mila nuovi punti di ricarica nella Penisola, e si tratta del numero più elevato mai registrato sul nostro territorio in un arco temporale così breve. Se invece si analizza l’ultimo biennio, l’aumento dei punti di ricarica arriva addirittura al +200%. La situazione dunque è in costante crescendo, ma è stata frenata in parte da un 2022 piuttosto negativo, sotto il fronte della diffusione dei veicoli elettrici.
Il 2022 è stato un anno pessimo per il comparto della mobilità elettrica. Non a caso, è stato messo a registro un calo dei veicoli elettrici circolanti pari al 27% circa, compensato solo in parte dal boom delle vendite delle due ruote elettriche (+59%). Un duro colpo per la transizione ecologica e per il pianeta, ma la speranza è che si sia trattato di un semplice incidente di percorso. I dati di quest’anno, infatti, segnano una rapida inversione di tendenza.
Nello specifico, stando alle rilevazioni ufficiali, oltre alla crescita del numero di colonnine bisogna segnalare anche un aumento del parco auto circolante, che a maggio ha raggiunto quota +41%. Ad oggi le auto elettriche circolanti nella Penisola sono 193 mila circa, e si tratta di un dato che può essere visto come incoraggiante. Nonostante tutto, però, l’Italia è in fondo alla classifica europea della mobilità elettrica: occupa infatti il 18esimo posto in graduatoria, e i numeri positivi del 2023 ancora non bastano per scalare posizioni.
In conclusione, sebbene siano stati raggiunti dei traguardi importanti, lo Stivale deve comunque attivarsi per migliorare la situazione. Di questo passo, infatti, gli obiettivi legati alla decarbonizzazione resteranno un miraggio per il nostro Paese.