MINI rivede i suoi piani per l’elettrico: un cambio di rotta significativo

Dopo l'annuncio di un futuro completamente elettrico, MINI modifica i suoi piani per il mercato americano.

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Un cambio di direzione per MINI

Negli ultimi anni, molte case automobilistiche hanno annunciato piani ambiziosi per passare a una produzione esclusivamente elettrica. Tuttavia, la realtà del mercato ha costretto diversi marchi a rivedere le proprie strategie. MINI, il noto brand di proprietà del Gruppo BMW, è uno di questi. Nel 2021, l’azienda aveva dichiarato l’intenzione di diventare completamente elettrica entro la fine del decennio. Recentemente, però, il vicepresidente di MINI per le Americhe, Michael Peyton, ha rivelato che questo obiettivo è stato accantonato.

Le sfide del mercato nordamericano

Peyton ha spiegato che, nonostante l’azienda stia ancora lavorando per sviluppare una linea di veicoli elettrici, i motori a combustione rimangono fondamentali per il mercato nordamericano. “Abbiamo visto che i motori termici sono ancora molto importanti e lo saranno per il prossimo futuro”, ha affermato. Questo cambiamento di strategia è stato influenzato anche dalla guerra dei dazi e dalle difficoltà legate alla produzione della nuova MINI Aceman, che non verrà esportata negli Stati Uniti a causa di costi elevati e problematiche logistiche.

Investimenti in motori a combustione

In un contesto di crescente incertezza, MINI ha deciso di continuare a investire nella produzione di auto a benzina. Questo approccio è stato giustificato dalla necessità di adattarsi alle esigenze del mercato e di garantire una gamma di veicoli che possa soddisfare le aspettative dei consumatori. La nuova MINI Countryman, ad esempio, sarà disponibile sia con motori a benzina che con powertrain elettrici, offrendo così una maggiore flessibilità ai clienti.

Progetti futuri e innovazioni

Nonostante le sfide, MINI sta esplorando nuove opportunità. Peyton ha accennato alla possibilità di sviluppare un modello ispirato al concept Rocketman del 2011, un’auto dalle dimensioni ridotte che potrebbe attrarre sia il mercato europeo che quello statunitense. Inoltre, l’azienda sta considerando l’introduzione di un modello più grande della nuova Countryman, ampliando così la propria offerta sul mercato.

Il futuro dell’elettrico nel Gruppo BMW

MINI non è l’unico marchio del Gruppo BMW a rivedere i propri obiettivi. Mentre Rolls-Royce prevede di abbandonare il V12 entro il 2030, BMW stessa non ha fissato scadenze rigide per la transizione all’elettrico. Tuttavia, il Gruppo stima che oltre il 50% delle vendite annuali entro il 2030 sarà rappresentato da veicoli elettrici, a condizione che ci sia un’infrastruttura di ricarica adeguata. Attualmente, la quota di mercato dell’elettrico è in crescita, ma raggiungere l’obiettivo del 50% non sarà un compito facile.