Mercato dei veicoli industriali in crisi: analisi e prospettive future

Il mercato dei veicoli industriali mostra segnali di crisi, con cali significativi nelle immatricolazioni.

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Un calo preoccupante delle immatricolazioni

Nel mese di marzo 2025, il mercato dei veicoli industriali ha subito una battuta d’arresto significativa, registrando una flessione del 13,8% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Secondo le stime del Centro Studi e Statistiche UNRAE, le immatricolazioni sono scese da 2.611 a 2.250 unità. Questo trend negativo si riflette anche nel primo trimestre del 2025, che si chiude con un calo complessivo del 9,3% per tutti i veicoli oltre le 3,5 tonnellate.

Analisi delle categorie di veicoli

Analizzando le diverse fasce di peso, emerge un quadro complesso. I veicoli leggeri, con un peso compreso tra 3,51 e 6 tonnellate, sono l’unica categoria in crescita, con un incremento del 104,3%: le immatricolazioni sono passate da 69 a 141 unità. Tuttavia, i mezzi medio-leggeri (da 6,01 a 15,99 tonnellate) hanno registrato un calo dell’ 11,6%, scendendo da 259 a 229 unità.

La situazione è ancora più critica per i veicoli pesanti sopra le 16 tonnellate, che hanno subito una contrazione del 17,7%, passando da 2.283 a 1.880 immatricolazioni.

Impatto delle tensioni commerciali

L’UNRAE esprime forte preoccupazione per le possibili conseguenze della guerra commerciale legata ai dazi USA. Sebbene l’entrata in vigore di tali dazi sia stata temporaneamente sospesa, il rischio di un crollo della domanda e dell’export verso mercati strategici, come quello statunitense, rimane concreto.

L’associazione avverte che eventuali misure protezionistiche potrebbero avere un impatto devastante sulla produzione industriale, che da oltre 20 mesi continua a mostrare un trend negativo.

Necessità di interventi strutturali

In questo contesto, l’UNRAE sottolinea l’urgenza di un approccio prudente rispetto alle contromisure commerciali da adottare. Le capacità negoziali dei singoli Paesi europei non saranno sufficienti a fronteggiare uno scenario di crisi sistemica. A livello nazionale, è prioritario avviare un intervento strutturale per stimolare la domanda interna.

In tal senso, l’associazione accoglie positivamente l’apertura del Ministro Salvini riguardo all’eventuale istituzione di un Fondo pluriennale a sostegno del comparto, auspicando che l’annuncio possa tradursi rapidamente in misure concrete.