Il mercato dell’auto è al centro di una grandissima crisi che sta interessando non solo i produttori, ma a catena conseguentemente l’indotto. Questa situazione già non facile è acuita dall’inflazione che grava sul nostro paese in particolare ma in generale in tutto il continente europeo. Vediamo come si è evoluta e i riflessi che ha e sta causato/causando.
LEGGI ANCHE: I piloti di F1 più pagati del 2024 – ecco la classifica
Comprare un’auto nuova costa di più
Se si confrontano i dati del nostro paese dal 2019 ad oggi, in 5 anni il costo medio per acquistare un’auto nuova è aumentato di circa 6 mila euro a fronte di un reddito che è cresciuto di poco meno di 4 mila euro.
Ci si ritrova quindi ad avere in media auto nuove che costano 44 mila euro e stipendi che superano di poco i 25 mila euro. Già da questo raffronto si capisce come mai sono sempre meno le auto nuove che vengono vendute.
Il 2024 si dovrebbe chiudere in positivo rispetto al 2023, leggera positività legata agli incentivi governativi ma dal 2025 le vendite auto caleranno drasticamente anche per via della minore produzione.
Si aggiunge che le auto ora sono soggette a minori consumi rispetto al passato, conseguente investimento per abbassare gli inquinanti e anche più tecnologiche e tutto questo ha un grande prezzo che bisogna pagare.
LEGGI ANCHE: Innovazione nella sicurezza stradale, la soluzione di Bosch per pneumatici intelligenti
Forbice tra Cina e Europa altissima
La differenza di prezzo per le auto che vengono prodotte ed assemblate in Cina e poi esportate sui mercati europei è altissima. Essa va dal 41% al 183% in più. Differenze di prezzo non legate solo al costo di esportazione ma che comunque fanno riflettere.
Alcuni esempi sono la Dacia Spring che in Cina viene venduta a 6.336 euro e che in Italia si acquista a 17.900 euro, quasi il triplo. Altro esempio è la Cupra Tavascan che in Cina viene venduta a 27.312 euro e una volta arrivata in UK costa 67.551 euro, ovvero più del doppio.
Il grande problema sarà negli anni a venire perché si sarà costretti a rifugiarsi su veicoli usati, mercato che ha subito un’ impennata altissima, e non vi sarà spazio per la produzione di auto europee nuove.
