Focus sulla Mazda CX-60 diesel e i suoi consumi. Ecco tutto ciò che dovreste sapere in merito.
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In questo articolo vi parleremo della Mazda CX-60 diesel e dei suoi consumi.
Innanzitutto, la Mazda CX-60 diesel emette solo 128 g/km di CO2 ed è quindi soggetta a una tassa di immatricolazione di 170 euro per la versione base, a cui va aggiunta una leggera penalizzazione in termini di peso. Ma soprattutto, la sobrietà di questo bestione è sorprendente. Il SUV familiare giapponese ha fatto registrare una media sorprendente di 6,9 l/100 km.
Qualunque sia il ciclo, il SUV giapponese tiene sotto controllo il suo appetito, anche in autostrada, nonostante una corporatura poco favorevole ai bassi consumi.
A titolo di paragone, sugli stessi percorsi, una BMW X3 20d dotata di un motore a 4 cilindri di potenza equivalente (190 CV), potrebbe fare meglio di 7,3 l/100 km in media. Si tratta di una differenza significativa che non può essere spiegata solo con i 40 kg di peso in più della X3 a trazione integrale.
In una categoria completamente diversa, una “semplice” Citroën C5 Aircross BlueHDi 130, più leggera di 350 kg rispetto alla CX-60, dichiara già 6,7 l/100 km…
Oltre a una tecnologia piuttosto avanzata, il 3.3 è associato a un cambio automatico a 8 rapporti, una novità assoluta per Mazda. Così, con la sua “grande” cilindrata, questo motore gira raramente oltre i 2.500 giri/min, il che favorisce anche il suo basso appetito.
Come se non bastasse, il suono e la fluidità del motore fanno sì che ci si dimentichi facilmente di un semplice motore a benzina a 4 cilindri.
Certo, non tutto è perfetto a bordo della nuova ammiraglia giapponese, soprattutto il suo telaio, che manca sia di nitidezza che di comfort con uno smorzamento perfettibile, ma il piacere meccanico distillato dal suo motore a 6 cilindri e la dimostrazione che un motore così ben congegnato può essere sobrio come una piccola cilindrata potenziata è già un vero successo.
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