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Maserati GranTurismo Zeda è l’ultima supercar made in Modena. Dopo 12 anni di successi e vendite dei diversi modelli come il GranTurismo e il GranCabrio, il noto brand chiude i conti con il passato. Lo stabilimento in Via Ciro Menotti che ha ospitato anche l’Alfa Romeo 4c chiude i battenti. A partire dal 12 Novembre si va incontro ad un rinnovamento che partirà dalle ceneri della GranTurismo, in versione Coupè e GranCabrio ed a si appresta ad iniziare un nuovo capitolo che vedrà la luce a Maggio: l’Alfieri.
La versione Zeda è quindi l’ultima supercar della sua generazione, una che ha fatto scuola nel settore automobilistico e che continua a stupire anche nella sua ultima versione, gettando le basi per il futuro.
Zeda, la fine e l’inizio
La storia della Maserati come Granturismo inizia nel 2007 in Svizzera. In occasione del Salone dell’auto di Ginevra di 12 anni fa, Maserati ha presentato un modello avveniristico che si sarebbe inserito nella linea di produzione come un punto focale e caratteristico dell’intera casa.
L’idea di una coupè a quattro posti e due porte nacque dalla rivisitazione di un vecchio modello del 1947 in chiave moderna, il modello Maserati A6 1500. Il risultato finale fu una coupè di successo che portava sotto il cofano un motore a 8 cilindri aspirato e fuori dal cofano un design pronto a sedurre lo sguardo per la sua classicità, progettata da un nome importante come Pininfarina.
Dopo 12 anni è giunto il momento di andare avanti, e come farlo se non celebrando il passato? Maserati GranTurismo Zeda è il saluto speranzoso che guarda verso il futuro. Ci sono tutte le caratteristiche tipiche del modello, come la linea sinuosa e supersportiva, unite all’innovazione più spinta degli ultimi modelli. Questa commistione fra vecchio e nuovo servirà come base per fare crescere bene l’erede, il modello Alfieri che vedrà la luce il maggio del prossimo anno.
Vecchio modello, nuove tecnologie
Il Tridente ha deciso di fare uscire produzione il modello, questo è vero, ma non lo fa in maniera passiva, limitandosi a copiare da se stesso tecnologie riutilizzate e soluzioni già viste. Al contrario, il modello Zeda dimostra una sua forte personalità che sfrutta le tecnologie all’ultimo grido.
L’ultima supercar modenese sfoggia una sigla d’eccezione, il MY18. La GranTurismo da questo restyling ne ha giovato, guadagnandoci una ergonomia curata nel dettaglio, un’aerodinamica degna di un’auto pronta a correre in pista anche in questo momento ed i sistemi d’infotainment di ultima generazione.
Di solito gli addii sono in nero, ma non per il Tridente che ha scelto di dare ai clienti l’opportunità di giocare con il colore. My18 porta agli esterni Coupè un importante tocco di colore, dando all’acquirente la possibilità di selezionare la tonalità che più preferisce fra 16 colori. I cerchi sono 14 e realizzati in lega leggera e anche qui abbiamo la possibilità di scelta fra sei varianti, le pinze freno hanno 9 varianti colorate ed il pacchetto scelto è Exterior Carbon e Exterior Body Color.
Configurazioni e scheda tecnica
La casa ha dato la possibilità di scegliere anche per quanto riguarda i modelli. Sono previsti il modello Sport e quello MC, una sigla che significa Maserati Corse, ed entrambe le auto hanno uno stile ed un carattere a sè.
Curiosi per il motore? Maserati non delude mai e fa della versione GranTurismo il suo capolavoro, portando agli estremi il modello GT grazie all’utilizzo di un motore V8 Ferrari da 4,7 litri che sprigiona una potenza di 460 CV e gira a 7.000 giri/min e grazie ad una coppia massima di 520 Nm a 4.750 giri/min.
Dalla Z alla A
Maserati GranTurismo Zeda si chiama così perché Zeda sarebbe la pronuncia dell’ultima lettera dell’alfabeto in dialetto modenese. Dopo la sua uscita il cerchio si chiude e riparte con la A di Alfieri, un modello predisposto per prestazioni da capogiro e con una verniciatura “green” che sarà visibile anche dai clienti stessi.