La CX-3 è il SUV compatto di Mazda e semplificando, lo si può intendere come una Mazda2 rialzata, dato che dimensionalmente non è molto distante da essa, oltre che esserne simile nello stile. Poco meno di 4 metri e 30 centimetri di lunghezza, ma con un passo di 2.57 metri che consente alla CX-3 di offrire una buona abitabilità interna, pur mantenendo dimensioni contenute.
Aprendo le porte, ci si imbatte in un ambiente che appare curato, con plastiche e materiali ben assemblati e anche il design aiuta a dare un’impressione superiore, grazie anche ai rivestimenti e agli inserti che si vedono qua e là nell’abitacolo.
CX-3 arriverà nelle concessionarie italiane in estate, ma è già possibile comunque ordinarla. Il listino di Mazda CX-3, recentemente ufficializzato, indica un prezzo base di 18.800 euro riferito alla 2.0 Skyactiv-G 2WD a benzina in allestimento Essence, mentre la gamma con motorizzazione diesel parte da 21.900 euro riferendosi alla versione 1.5 Skyactiv-D Evolve 2WD. Disponibile anche in versione 4×4: a parità di allestimento la AWD a trazione integrale costa 2.000 euro in più.
La vernice metallizzata ha un costo che parte da 600 euro, il navigatore con MZD Connect da 400 euro, i fari full LED a 700 euro e il pacchetto I-Activsense Technology a 800 euro (disponibile per la versione Exceed completo di cruise control adattivo, abbaglianti automatici e monitoraggio angoli ciechi). Il cambio automatico è opzionale ed è sceglibile a fronte di circa 1.800 euro in più e solo per le versioni integrali o per l’allestimento top.
Il prezzo è allineato alla concorrenza che il segmento propone, perfettamente in linea con Nissan Qashqai 1.5 dCi 110 Visia, con la Fiat 500X 1.6 Multijet 4×2 Pop Star da 120 CV e con la Opel Mokka 1.6 CDTI Ego 4×2 (che però ha qualche cavallo in più). Tra queste, considerando appunto la Mazda, proprio la CX-3 è quella che ha il prezzo più competitivo.