L’industria automobilistica cinese si adatta ai nuovi dazi europei

Le auto ibride cinesi guadagnano terreno in Europa mentre le elettriche calano

Il contesto dei dazi europei sulle auto elettriche

Negli ultimi mesi, l’Unione Europea ha implementato un aumento dei dazi d’ingresso sulle auto elettriche prodotte in Cina, spingendo i costruttori cinesi a rivedere le loro strategie di mercato. Questo cambiamento ha portato a un notevole incremento delle esportazioni di veicoli ibridi, segnando un’inversione di tendenza rispetto alla predominanza delle auto elettriche a batteria (BEV) nel mercato europeo. Secondo i dati forniti dalla China Passenger Car Association, nel terzo trimestre del 2024, le esportazioni di veicoli ibridi dalla Cina sono triplicate rispetto all’anno precedente, rappresentando il 18% del totale delle esportazioni verso l’Europa.

Un cambiamento nelle preferenze di mercato

Le statistiche mostrano chiaramente come la quota di auto elettriche esportate in Europa sia diminuita drasticamente, passando dal 71% nel secondo trimestre al 58% nel terzo. Questo trend suggerisce che i costruttori cinesi stiano cercando di adattarsi rapidamente alle nuove condizioni di mercato, puntando su veicoli ibridi, che sembrano avere una maggiore accettazione tra i consumatori europei. In particolare, il 11% delle auto ibride esportate erano full hybrid, mentre il 7% erano plug-in hybrid. Questo cambiamento strategico è indicativo di come i produttori cinesi stiano cercando di mantenere la loro competitività in un mercato sempre più regolamentato.

Le sfide delle auto ibride plug-in in Europa

Nonostante l’aumento delle esportazioni di veicoli ibridi, le auto ibride plug-in stanno affrontando delle sfide significative in Europa. Da gennaio a ottobre 2024, le vendite di ibride plug-in nell’Unione Europea sono diminuite del 7,9%, con una quota di mercato che si attesta al 6,97%, ben al di sotto del 13,24% delle BEV. In Italia, la situazione è ancora più critica, con le ibride plug-in che rappresentano solo il 3,3% del mercato. Questo scenario è aggravato dalla scarsa risposta dei consumatori agli incentivi statali, che non hanno incentivato l’acquisto di queste vetture.

Le strategie dei costruttori cinesi

Nonostante le difficoltà, i costruttori cinesi come BYD e Geely stanno cercando di sfruttare la loro capacità di offrire veicoli a prezzi competitivi. Ad esempio, la BYD Seal U DM-i plug-in hybrid è proposta a 39.800 euro, un prezzo significativamente inferiore rispetto ai modelli concorrenti come la Volkswagen Tiguan e-Hybrid. Anche Geely ha recentemente lanciato un nuovo modello ibrido plug-in in Europa, mantenendo prezzi competitivi. Tuttavia, gli analisti avvertono che i produttori cinesi potrebbero muoversi con cautela per evitare ulteriori dazi da parte dell’Unione Europea, che potrebbero compromettere la loro strategia di mercato.

Conclusioni e prospettive future

In sintesi, l’industria automobilistica cinese sta affrontando una fase di transizione significativa in risposta ai nuovi dazi europei. Mentre le esportazioni di veicoli ibridi stanno crescendo, le auto elettriche a batteria stanno perdendo terreno. I costruttori cinesi stanno cercando di adattarsi a queste nuove dinamiche di mercato, puntando su veicoli ibridi a prezzi competitivi. Tuttavia, il futuro delle ibride plug-in in Europa rimane incerto, e sarà fondamentale monitorare come i consumatori risponderanno a queste nuove offerte nel contesto di un mercato in continua evoluzione.

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