L’impatto dei dazi sulle auto importate negli Stati Uniti

Le reazioni dell'industria automobilistica globale ai dazi del 25% sulle auto importate

Condividi

Introduzione ai dazi sulle auto importate

Il recente annuncio dell’amministrazione statunitense riguardo ai dazi del 25% su tutte le auto prodotte all’estero ha scosso profondamente l’industria automobilistica globale. A partire dal 2 aprile, i costruttori di automobili si trovano a dover affrontare una realtà commerciale completamente cambiata, costringendoli a prendere decisioni rapide e strategiche per mantenere la loro competitività sul mercato.

Le reazioni delle case automobilistiche

Tra le prime case automobilistiche a rispondere a questa nuova sfida c’è Ferrari, che ha scelto di mantenere i prezzi dei suoi modelli 296, SF90 e Roma invariati, indipendentemente dalla data di importazione.

Questa decisione è stata presa per tutelare la clientela e mantenere la fiducia nel marchio, nonostante l’azienda preveda un possibile impatto negativo sui margini di profitto. Al contrario, Jaguar Land Rover ha optato per una sospensione totale delle spedizioni verso gli Stati Uniti per almeno un mese, evidenziando la gravità della situazione e la necessità di rivedere i termini commerciali con i partner.

Strategie di attesa e adattamento

Il Gruppo Volkswagen, invece, ha adottato una strategia di attesa attiva, bloccando le vetture assemblate in Messico e all’estero nei porti statunitensi.

Questa mossa ha creato un limbo per le auto, in attesa di una decisione definitiva riguardo a prezzi e logistica. Le supply chain, già fortemente integrate a livello globale, stanno subendo pressioni significative, e gli analisti prevedono un aumento dei prezzi delle auto per i consumatori. Rella Suskin di Morningstar ha avvertito che anche le vetture prodotte localmente potrebbero subire rincari, poiché pochi veicoli americani sono realizzati con componenti completamente domestici.

Le conseguenze per il mercato britannico

La Society of Motor Manufacturers and Traders (SMMT) del Regno Unito ha definito l’annuncio dei dazi come “la peggior notizia possibile nel peggior momento possibile”. Il settore automobilistico britannico sta già affrontando una diminuzione della domanda interna e la transizione verso veicoli elettrici, rendendo la situazione ancora più critica. Con l’industria automobilistica globale in subbuglio, è evidente che i dazi imposti dall’amministrazione USA stanno avendo un impatto profondo e duraturo, non solo per i produttori americani, ma anche per quelli europei e britannici.