Le auto di Formula Uno hanno una frizione? E in tal caso, in che modo viene utilizzata? Ebbene, si tratta di vetture molto particolari, che devono assecondare delle necessità ben specifiche.
Di conseguenza, ogni componente ha un utilizzo specifico. Ecco tutto ciò che dovreste sapere sulla frizione nelle auto di Formula Uno…
Le auto di Formula Uno hanno una frizione?
Sì, le auto di Formula Uno hanno una frizione ma ha un utilizzo differente e non è come quella presente nelle auto normali. Parliamo innanzitutto della trasmissione: quest’ultima deve essere in grado di scaricare sulle due ruote oltre 800 hp di potenza.
Si parla quindi di frizioni prettamente sportive, generalmente prodotte da Ap racing o Sachs. Cosa le differenzia dalle normali? Sono realizzate in carbonio e devono necessariamente resistere a temperature estremamente elevate. Inoltre, devono essere elettro-idrauliche e pesare almeno (e non oltre) 1.5 kg.
Per quanto concerne l’utilizzo in sé, dimenticatevi il classico utilizzo della frizione: in questo caso si attiva automaticamente una volta cambiata la marcia. In passato, i piloti la rilasciavano manualmente in partenza per evitare che le ruote slittassero. Oggi le cose sono cambiate ed è l’elettronica a impedire che ciò accada.
Ma dove si trova la frizione? Come già specificato prima, avviene tutto automaticamente usufruendo delle palette del cambio poste dietro al volante. Al giorno d’oggi, le monoposto sono dotate di un cambio semi-automatico a otto rapporti e utilizzano un sistema seamless. Quest’ultimo consente di cambiare marcia in pochi millisecondi, in modo da scaricare a terra la potenza e la coppia motore.
Insomma, le auto di Formula Uno sono dotate di una frizione ma è decisamente diversa rispetto a quella che intendiamo quotidianamente. A intervenire è l’elettronica, che favorisce le partenze con fluidità e agisce automaticamente ad ogni cambio marcia (che si tratti di aumentare o diminiuire quest’ultima).
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