Le monoposto sono dotate di controllo di trazione? La situazione è decisamente più complicata di quanto sembri...
Le auto di F1 hanno il controllo di trazione? A differenza dei dubbi sull’esistenza di una frizione o della retromarcia, il controllo di trazione è un argomento tanto semplice quanto complesso.
Ecco tutto ciò che dovreste sapere in merito.
Le auto di F1 avevano il controllo di trazione, meccanica che tra l’altro era molto utile per facilitare la guida in pista. Ma cos’è successo, quindi?
I dubbi iniziarono nel 1994, ma fu la FIA a decidere le sorti del controllo di trazione. I top team, a quanto pare, utilizzavano il traction control eludendo i controlli di quest’ultima.
Successivamente furono introdotti il cambio automatico e i controlli elettronici del differenziale.
Nel 2008, invece, fu introdotta la Engine Control Unit, con cui vennero equipaggiati tutti i propulsori montati sulle vetture.
Le Power Unit rappresentano il propulsore per eccellenza delle auto di Formula Uno.
Quest’ultime sono caratterizzate da un motore a combustione V6 1600cc e l’ERS, parte elettrica conosciuta come Energy Recovery System.
L’ERS è a sua volta composto da:
Questi sistemi sono controllati dalla MGU Control Unit, che quindi consente lo scambio di energia tra motori elettrici e il pacco batterie.
Le Power Unit devono rispettare dei requisiti specifici. Secondo il regolamento di quest’anno, la batteria deve erogare al massimo 4MJ per ogni giro all’MGU-K. Quest’ultimo può immagazzinare solo 2 MJ nell’ESS, di conseguenza le auto non possono spingere al massimo altrimenti il sistema sarebbe sbilanciato.
Al tempo stesso, l’energia che passa nell’MGU-H non è soggetta a limitazioni, di conseguenza viene sfruttata al massimo per trarre maggiore beneficio.
Ma come funzionano le Power Unit? Durante la frenata è l’MGU-K ad accumulare energia nell’ESS. Durante l’accelerazione, invece, è l’MGU-H a usare parte dell’energia immagazzinata, in modo da aumentare la velocità di rotazione della turbina e diminuire il turbo-lag.