Da quando è stata inventata, l’automobile ha subito catalizzato l’attenzione delle persone su di sé, fino al punto di diventare la protagonista principale di molti film.
Le pellicole cinematografiche che hanno inserito nella loro trama la presenza di un’automobile, non solo hanno reso un servizio di documentazione storica molto importante, ma hanno anche immortalato quello che rappresentava e rappresenta da sempre l’auto per la società contemporanea: uno status symbol che si è evoluto nella forma e nel motore, ma non nella sostanza. La velocità e la bellezza delle linee esterne e della cura nel dettaglio per gli interni è da sempre il desiderio di un amante delle quattro ruote e questo non è affatto cambiato nel corso degli anni.
Il cinema ha sempre esaltato queste caratteristiche dell’automobile, raccontando anche la storia e l’evoluzione di una società. Nel caso dell’Italia sono apparse sul grande schermo nei primi anni del dopoguerra, per raccontare la storia di un paese in grado di risanarsi e crescere dalle sue ceneri. In America invece, la storia dell’auto nel cinema ha elevato a mito alcuni modelli di auto d’epoca, rendendole dei pezzi da collezione per veri intenditori e appassionati.
La filmografia che vede come protagonisti questi attori-non attori è veramente molto ampia ed è difficile scegliere di nominare un film piuttosto che un altro, ma ci sono indubbiamente dei classici che non possono essere dimenticati:
La saga di James Bond per esempio, inspirata ai romanzi dello scrittore Ian Fleming; dove il raffinato agente segreto 007 sfoggia tantissime automobili una più bella dell’altra e soprattutto una più accessoriata dell’altra come si addice a un vero agente segreto. Una vera e propria sequenza di gioielli che hanno contribuito a rendere famoso il mito di 007 assieme alla realizzazione dei film proiettati sul grande schermo. In questo caso, anche le persone che non sono particolarmente amanti dei motori non hanno saputo resistere al fascino senza tempo delle Aston Martin, Jaguar, Chevrolet Bel Air e Ford Mustang, BMW Z3 e Ferrari F355 Spider. Il tutto è partito con “Licenza d’uccidere” del 1962, il primo film che ha dato via alla serie di spionaggio più famosa al mondo, nel quale il James Bond della situazione, Sean Connery, viene mandato in Giamaica per fare luce sul rapimento e l’uccisione di un collega. Qui guiderà una bellissima Chevrolet Bel-Air convertibile nera. Ma l’auto che forse più lo identifica su tutte è la splendida Aston Martin DB5, accessoriata di ogni meraviglia: mitragliatrici, cortina fumogena, scudo posteriore antiproiettile, spargichiodi, carrozzeria blindata e targhe intercambiabili. Delle suadenti armi da guerra che recitano accanto al protagonista e contribuiscono ad esaltarlo.
Nel 1969 esce sul grande schermo un’altra macchina passata alla storia, il Maggiolino della Wolkswagen: Herbie. Il maggiolino tutto matto è il vero e proprio protagonista del film, un’auto animata che si emoziona, pensa e soffre proprio come una persona!
In questo caso è l’uomo a fare da spalla alla macchina e si trova costretto ad adattarsi ai capricci e alle follie della sua dolcissima automobile. Questo fil della Walt Disney è stato un enorme successo e ha fatto in modo che ne nascesse una saga vera e propria e quindi usciranno nel 1977 “Herbie al rally di Montecarlo” e nel 1980 “Herbie sbarca in Messico”.
Anche nel cine-musical “Grease” del 1978 si vedono auto da sogno. La storia è ambientata negli Stati Uniti degli anni ’50 e parla di due innamorati caratterialmente opposti. Ma l’amore vince su tutto e alla fine cercano e trovano un compromesso. In questa storia fatta di balli di coppia, brillantina, rock’n’roll anni ’50, giubbotti di pelle e gonne a ruota trovano spazio anche delle strabilianti auto scappottate di cui una è stata anche restaurata e messa all’asta. Stiamo parlando della sportivissima e aggressiva Mercury Eight convertibile di terza generazione prodotta nel 1949 e utilizzata nel film dagli Scorpion per la gara automobilista contro Denny Zucco e la sua ghenga.
E così via, fino a tempi più recenti, le auto sono protagoniste di molti film. Nella saga “Fast and furious”, per esempio, non si trovano auto d’epoca ma rombanti auto sportive super potenziate con NOS che nient’altro è che Protossido d’azoto, usato in questo caso come additivo per il carburante per aumentare la velocità. Gare clandestine all’insegna del pericolo e della bellezza dei modelli automobilistici coinvolti: dall’Aston Martin DB-9 alla BMW Serie 3, alla Maserati Ghibli, Ferrari 458 Italia, Audi R8, Jeep Wrangler Unlimited, fino alla Mercedes Benz Classe G. Una gara nella gara insomma ma dove l’auto è sempre la protagonista e l’attore la spalla.