Un debutto significativo per Land Rover nel rally più impegnativo del mondo
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Land Rover ha ufficialmente annunciato la sua partecipazione alla Dakar 2026, un evento che rappresenta una delle sfide più dure nel panorama automobilistico mondiale. Il marchio britannico porterà in gara il suo SUV Defender, un veicolo che ha guadagnato una reputazione invidiabile per le sue capacità off-road. Questa partecipazione segna un’importante evoluzione per Land Rover, che utilizzerà il Defender come simbolo della sua ingegneria avanzata e della sua dedizione all’avventura.
Il Defender non è solo un veicolo, ma un vero e proprio simbolo di robustezza e versatilità. Con la sua partecipazione alla Dakar, Land Rover intende dimostrare le straordinarie capacità del Defender in condizioni estreme. Il team Defender Dakar Works, guidato da James Barclay, ha dichiarato che questa avventura rappresenta l’inizio di un lungo viaggio, con l’obiettivo di apprendere e migliorare in vista della competizione.
La Dakar è nota per le sue sfide impegnative, e il Defender sarà messo alla prova come mai prima d’ora.
Per affrontare le difficoltà del rally, il Defender sarà sottoposto a modifiche significative rispetto al modello di produzione. Si prevede che il veicolo utilizzi una base altamente specializzata, con un telaio adattato e sospensioni potenziate per garantire prestazioni ottimali. Inoltre, il motore V8 biturbo da 4,4 litri, capace di erogare 635 CV, sarà un elemento chiave per affrontare le sfide del deserto.
I dettagli specifici sul design e sulle caratteristiche tecniche saranno rivelati nei prossimi mesi, creando grande attesa tra gli appassionati e gli esperti del settore.
Oltre alla partecipazione con il Defender, Land Rover sarà anche il partner automobilistico ufficiale della Dakar a partire dal 2025. Questo ruolo comporterà la fornitura di una flotta di veicoli di assistenza e trasporto, garantendo supporto logistico per l’organizzazione dell’evento.
Inoltre, il marchio fornirà veicoli da ricognizione specializzati per testare i percorsi futuri, dimostrando il suo impegno non solo nella competizione, ma anche nella preparazione e nella sicurezza degli eventi.