Come tutti i marchi ultra-sportivi, Lamborghini sta ancora valutando come approcciare l'elettrificazione. L'azienda italiana sta considerando un approccio progressivo attraverso l'ibridazione.
Il futuro di Lamborghini prevede auto elettriche e ibride? Per i marchi la cui popolarità si basa sui motori a combustione, l’elettrificazione è difficile.
È il caso di Lamborghini, che ha in mente un passaggio inevitabile, anche se per il momento il costruttore vuole ancora credere nella forza del motore a combustione.
Prima di immaginare il futuro attraverso l’elettricità, il toro passerà attraverso l’ibrido. Ora sappiamo che la prima ibrida sarà la sostituta della Aventador il prossimo anno, dopo una prima immersione in queste tecnologie con la Sian.
Nel 2024 arriverà sul mercato una Huracan ibrida plug-in. Questa prima Lamborghini plug-in precederà di poco un primo SUV con questa tecnologia. In effetti, una Lamborghini Urus PHEV arriverà sul mercato, sempre nel 2024.
Tuttavia, Stephan Winkelmann, CEO di Lamborghini, non fornisce una data precisa per le Lamborghini elettriche. Secondo lui, il marchio penserà alle “emissioni zero” dopo l’uscita di queste ibride plug-in. “Non dobbiamo decidere ora, abbiamo ancora tempo”, dice Winkelmann.
“Dopo il 2025 dovremo agire. Sarà un quarto modello più utilizzabile nella vita quotidiana. Ciò significa una 2+2, una coupé con una maggiore altezza da terra”.
Quando ha parlato del passaggio all’elettrico, il direttore tecnico del marchio, Rouven Mohr, ha menzionato il desiderio di mantenere l’aspetto emotivo delle vetture Lamborghini con motore a combustione.
L’ingegnere conferma che la sua azienda sta pensando anche all’elettrificazione pura, innanzitutto da un punto di vista tecnico. Mohr illustra infatti le difficoltà, ma anche le opportunità, offerte dalle tecnologie elettriche.
“Alcuni dei nostri pilastri fondamentali dal punto di vista tecnologico si adattano perfettamente al mondo elettrico.
Se parliamo dell’integrazione della funzione della fibra di carbonio, dell’integrazione della batteria come parte strutturale, si tratta di qualcosa che consente una maggiore libertà dal punto di vista della progettazione in termini di aerodinamica.”
Una delle maggiori sfide tecniche è l’integrazione e il peso aggiuntivo delle batterie. Ma per Mohr questo significa anche la possibilità di regolare il comportamento della vettura. “Abbiamo alcune idee interessanti per compensare questa situazione, ad esempio per quanto riguarda la dinamica di guida, il controllo, la capacità di derapare e il comportamento di guida in generale”.
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