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Un inizio difficile ma promettente
Quando la Porsche 911 fece il suo debutto nel 1964, il mondo automobilistico era in fermento. Con un design accattivante e un potente motore a sei cilindri, sembrava destinata a diventare un’icona. Tuttavia, il suo prezzo elevato di 21.900 marchi tedeschi la rese inaccessibile per molti appassionati. In questo contesto, la Porsche 912, lanciata nel 1965, si presentò come un’alternativa più economica e accessibile, con un prezzo di partenza di 16.250 marchi. Questo fattore, insieme a un consumo di carburante inferiore, la rese subito interessante per un pubblico più ampio.
Design e prestazioni della Porsche 912
La Porsche 912 mantenne il design elegante della 911, ma con un motore a quattro cilindri da 1,6 litri, derivato dalla Porsche 356. Sebbene la potenza fosse inferiore, con 90 CV, la 912 offriva un’elasticità e una coppia massima disponibili a soli 3.500 giri/min, rendendola molto più maneggevole. Inoltre, la possibilità di avere un cambio a cinque velocità come optional migliorava ulteriormente l’esperienza di guida. La distribuzione dei pesi era più equilibrata rispetto alla 911, il che contribuiva a un comportamento su strada più naturale e meno incline al sovrasterzo.
Il successo commerciale della Porsche 912
La Porsche 912 si rivelò un grande successo commerciale, superando le vendite della 911 nei primi anni di produzione. In meno di cinque anni, Porsche riuscì a produrre quasi 30.000 unità della 912 Coupé e circa 2.500 della versione Targa. Questo successo portò Porsche a considerare lo sviluppo di una nuova versione della 912 negli anni ’70, ma il progetto non andò oltre la fase di prototipo. Tuttavia, nel 1974, la Porsche 912 E venne introdotta sul mercato statunitense, sebbene in quantità limitate, con un motore derivato dalla Porsche 914.