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Un mercato in stallo
La Svizzera si trova attualmente in una fase di stallo nella sua transizione verso la mobilità elettrica. Nonostante gli sforzi del governo per promuovere l’adozione di veicoli elettrici (EV), le vendite sono ben al di sotto degli obiettivi stabiliti. Questo scenario ha generato tensioni tra l’industria automobilistica e il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC), guidato da Albert Rösti. Le preoccupazioni aumentano, poiché i concessionari rischiano di affrontare pesanti multe retroattive per il mancato raggiungimento dei target di vendita.
Le conseguenze delle multe
Le sanzioni minacciate dall’autorità potrebbero avere un impatto devastante sull’industria automobilistica svizzera. Andreas Grünenfelder, presidente dell’Associazione svizzera dell’industria automobilistica, ha avvertito che le multe potrebbero arrivare a mezzo miliardo di franchi svizzeri all’anno se non si registra un significativo aumento nelle vendite di veicoli elettrici. Per evitare tali sanzioni, le vendite dovrebbero raddoppiare nel 2025 rispetto al 2024, un obiettivo ambizioso che sembra difficile da raggiungere in un anno.
Richiesta di intervento governativo
Gerhard Schürmann, CEO del Gruppo Emil Frey, ha espresso la sua preoccupazione in una lettera indirizzata al Ministro dei Trasporti, chiedendo un intervento urgente per sostenere il settore. La mancanza di incentivi sostanziali per l’acquisto di veicoli elettrici è vista come un ostacolo significativo alla crescita del mercato. Senza un supporto adeguato, gli obiettivi di vendita potrebbero rimanere solo un sogno irrealizzabile.
Fattori che ostacolano la diffusione
Diverse ragioni contribuiscono alla scarsa diffusione dei veicoli elettrici in Svizzera. Tra queste, la mancanza di infrastrutture di ricarica adeguate, i costi iniziali elevati e la scarsa consapevolezza dei consumatori riguardo ai benefici dei veicoli elettrici. Nonostante la legge sulla CO2, approvata nel 2023 con l’obiettivo di raggiungere emissioni zero entro il 2050, la realtà attuale è ben lontana dalle aspettative governative. Dopo un iniziale boom, il mercato delle auto elettriche ha subito un brusco rallentamento, con una diminuzione del 10% delle nuove immatricolazioni nel 2024.
La posizione legale dell’industria
In risposta alle minacce di multe, l’industria automobilistica ha commissionato una perizia legale al professor Peter Hettich dell’Università di San Gallo. Secondo il suo rapporto, la riscossione retroattiva di multe o tasse sarebbe illegale, poiché non esiste una base legale per modificare la legge sulla CO2 senza un referendum. Questa posizione legale potrebbe fornire un’ulteriore leva per l’industria nel negoziare con il governo e cercare soluzioni più sostenibili per il futuro della mobilità elettrica in Svizzera.