La rivoluzione delle supercar giapponesi: la storia della Acura NS-X Prototype

Scopri come la Acura NS-X Prototype ha cambiato il panorama delle auto sportive nel 1989.

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Un nuovo capitolo per le supercar giapponesi

Nel 1989, al Salone di Chicago, la Acura NS-X Prototype ha segnato un punto di svolta nella storia delle auto giapponesi. Questo prototipo non rappresentava solo un esercizio di stile, ma un vero e proprio manifesto tecnologico destinato a ridefinire il concetto di supercar del Sol Levante. La Acura NS-X, che sarebbe diventata la Honda NSX, ha portato innovazione e prestazioni senza precedenti, ispirandosi al mondo della Formula 1.

Le origini del progetto

Il progetto della NS-X affonda le sue radici nel 1984, quando Honda decise di sviluppare una sportiva a motore centrale. Questa scelta architettonica era inedita per la casa giapponese, che fino ad allora non aveva mai esplorato questa configurazione. L’obiettivo era chiaro: combinare prestazioni elevate con la fruibilità quotidiana, sfidando i colossi europei come Ferrari e Porsche. Shigeru Uehara, uno dei leader tecnici del progetto, descrisse la NS-X Prototype come un “ponte” tra la produzione stradale e il know-how acquisito in Formula 1, dove Honda dominava in quegli anni.

Innovazione e design

La NS-X Prototype si distingue per il suo telaio interamente in alluminio, una novità assoluta per un’auto di serie, che ha permesso una riduzione del peso di circa 140 kg rispetto all’acciaio. Il design, frutto del lavoro del team guidato da Ken Okuyama, si ispira ai jet da caccia e alle linee pulite delle monoposto di F1. Durante i test a Suzuka nel 1989, il tre volte campione del mondo Ayrton Senna contribuì allo sviluppo della NSX, fornendo feedback preziosi che portarono a un incremento del 50% della rigidità strutturale, rendendo la vettura un riferimento in termini di handling e dinamica di guida.

Un’icona delle supercar

Presentata con il marchio Acura per il mercato nordamericano, la NS-X Prototype anticipava molte delle caratteristiche della futura Honda di serie, che debuttò nel 1990. Con un motore V6 da 3.0 litri VTEC da 270 CV, la NSX divenne rapidamente un’icona delle supercar degli anni ’90, dimostrando che Honda era in grado di competere con i marchi più blasonati. Ancora oggi, la NSX è considerata un capolavoro di ingegneria, e il prototipo del 1989 rappresenta una pietra miliare nella storia dell’automobilismo giapponese e non solo.