La morte del mercato delle auto a metano in Italia

Analisi del crollo delle immatricolazioni di auto a metano in Italia e le sue implicazioni

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Un mercato in declino

Il mercato delle auto a metano in Italia ha subito un crollo drammatico, con dati recenti che mostrano un numero di immatricolazioni pari a zero nel mese di novembre 2024. Questo segna la fine di un’era per un settore che, solo pochi anni fa, sembrava promettente. Nel 2009, le immatricolazioni avevano raggiunto un picco di 127.895 unità, rappresentando il 5,92% del mercato. Tuttavia, da quel momento in poi, la situazione è cambiata drasticamente, con un lento ma inesorabile declino che ha portato a una quasi totale scomparsa delle vendite.

Le cause del declino

Le ragioni di questo crollo sono molteplici e si possono riassumere in due fattori principali. In primo luogo, le politiche industriali delle case automobilistiche hanno giocato un ruolo cruciale. Con l’annuncio dell’Unione Europea di bandire le auto a combustione interna entro il 2035, i produttori hanno iniziato a concentrare i loro sforzi sull’elettrico, trascurando le auto a metano, che rappresentavano una quota marginale del mercato.

Marchi come Stellantis e Volkswagen hanno abbandonato la produzione di veicoli a metano, contribuendo a una diminuzione della disponibilità sul mercato.

Impatto economico e sociale

Il secondo fattore determinante è stato l’aumento vertiginoso dei prezzi del gas, innescato dalla guerra tra Russia e Ucraina. Questo ha reso le auto a metano economicamente svantaggiose, con il prezzo medio del carburante che è passato da meno di 1 euro/kg a oltre 5 euro/kg.

Anche se i prezzi sono tornati a livelli più accettabili, la fiducia dei consumatori è stata compromessa. Molti potenziali acquirenti hanno perso interesse, e i proprietari di auto a metano hanno iniziato a cercare alternative più stabili e convenienti.

Le conseguenze per la filiera

La scomparsa delle auto a metano solleva interrogativi sulla sostenibilità della filiera, che comprende officine specializzate e distributori. Attualmente, ci sono ancora oltre 900.000 auto a metano in circolazione in Italia, il che significa che ci sarà bisogno di servizi di assistenza e rifornimento per alcuni anni.

Tuttavia, con il progressivo invecchiamento di queste vetture, si pone la questione della riconversione della filiera. Senza un piano chiaro, migliaia di posti di lavoro potrebbero essere a rischio.

Il futuro delle auto a metano

Inoltre, l’interesse per il retrofit, ovvero la trasformazione di auto a benzina o diesel in veicoli a metano, è stato scarso. Gli incentivi statali per il 2024 non hanno avuto il successo sperato, portando il governo a riconsiderare la distribuzione dei fondi.

Questo scenario evidenzia la necessità di una strategia più efficace per promuovere l’uso di carburanti alternativi e sostenibili, in un contesto in cui la transizione energetica è sempre più urgente.