Un SUV compatto con pretese sportive: ecco le prime informazioni...
La Maserati Grecale elettrica sembra possedere delle caratteristiche piuttosto interessanti.
Per sviluppare meglio la sua gamma invecchiata, la Maserati cede al fascino del SUV. Seguendo il percorso di Porsche con la Macan, il marchio italiano lancerà presto il Grecale, un SUV compatto con pretese sportive che sarà anche disponibile in una versione 100% elettrica.
Tuttavia, non c’è dubbio che sia dotato di una delle nuove piattaforme STLA di Stellantis, che sono interamente dedicate ai motori elettrici. Secondo Automomotive News Europe, il SUV sarà ancora basato su una piattaforma esistente, ma pesantemente modificata.
Utilizzata anche dall’Alfa Romeo Giulia e dallo Stelvio, è la piattaforma Giorgio che sarà utilizzata sul prossimo SUV Maserati. Dal punto di vista tecnico, il produttore potrebbe dotare il suo Grecale elettrico di un’architettura a 800 volt, che è la migliore disponibile per ottenere un’elevata potenza di ricarica.
Se dovesse essere confermato, il gruppo Stellantis sarebbe allora in grado di offrire un pacchetto tecnologico come Porsche o la piattaforma e-GMP del gruppo Kia/Hyundai.
Due entità che devono trarre la loro soluzione tecnica dal loro partner comune, Rimac.
La nuova Maserati Grecale è stata rimandata al 2022.
In questo periodo di crisi dei semiconduttori, non esiste un pass gratuito. La Maserati si è trovata quindi nella stessa vecchia barca di tutti gli altri costruttori, e ha dovuto aspettare che la situazione migliorasse. Tuttavia, per l’azienda italiana questa carenza è arrivata in un momento particolarmente brutto, poiché stava per lanciare un nuovo prodotto.
Ciò, per un marchio del suo calibro, non è così frequente. La Grecale, un SUV di circa 4,70 m di lunghezza, cioè circa 30 cm in meno della grande Levante, è stata quindi rinviata.
Originariamente prevista per il 16 novembre, il produttore transalpino ha annunciato una data “nella primavera del 2022”, non nascondendo il fatto che questo ritardo dell’ultimo minuto è dovuto alla crisi che l’industria automobilistica ha attraversato.