La crisi dei ricambi auto: un problema crescente per i consumatori

La mancanza di pezzi di ricambio colpisce anche i modelli recenti, creando disagi ai proprietari.

Un problema sempre più diffuso

Negli ultimi anni, la disponibilità di ricambi auto è diventata una questione critica non solo per i veicoli più datati, ma anche per modelli recenti e in produzione. Secondo l’Automobile Club Tedesco (ADAC), questa situazione sta causando il fermo prolungato di molte vetture nelle officine, lasciando i proprietari in una condizione di incertezza e con costi aggiuntivi spesso insostenibili. La promessa dei costruttori di garantire i ricambi per tutta la vita utile dei modelli sembra sempre più difficile da mantenere.

Le segnalazioni dei consumatori

Molti automobilisti si rivolgono al servizio di consulenza legale dell’ADAC per segnalare ritardi nella fornitura di pezzi di ricambio essenziali. Non si tratta solo di veicoli con molti anni di servizio, ma anche di modelli recenti. Un caso emblematico è quello di una Fiat Tipo del 2021, bloccata in officina per oltre sei mesi a causa della mancanza di un collettore di aspirazione. Questo problema è aggravato dalla decisione di alcuni fornitori di interrompere la produzione di componenti, lasciando i proprietari senza alternative.

Le cause della crisi

Secondo l’Associazione Tedesca dell’Industria Automobilistica (VDA) e l’Associazione Internazionale dei Costruttori di Veicoli a Motore (VDIK), la crisi è attribuibile alla globalizzazione delle catene di approvvigionamento. Le case automobilistiche, per ridurre i costi e minimizzare l’impatto ambientale, evitano di mantenere ampi magazzini di scorte, dipendendo fortemente dalla produzione just-in-time. Questo modello, sebbene efficiente in condizioni normali, si dimostra vulnerabile a interruzioni nella catena logistica, causando ritardi nella distribuzione dei ricambi.

Le conseguenze per i consumatori

Dal punto di vista del consumatore, il problema inizia con i concessionari, che non sono i produttori e spesso non possono garantire la disponibilità dei pezzi di ricambio. Le officine autorizzate, infatti, si trovano in una posizione difficile, poiché dipendono dai produttori per la fornitura dei componenti. Questo porta a situazioni in cui i proprietari di veicoli non ricevono un’auto a noleggio o ne ricevono una solo per un breve periodo, con costi aggiuntivi a loro carico.

Le richieste dell’ADAC

L’ADAC ha sollevato la questione chiedendo che la disponibilità dei ricambi sia garantita per almeno 12-15 anni, simile a quanto stabilito per gli elettrodomestici dalla normativa UE del 2021. Attualmente, le associazioni di settore hanno ribadito l’impegno volontario dei produttori a mantenere una scorta di ricambi, ma senza fornire risposte concrete su come garantire un servizio adeguato ai consumatori. Non esistono requisiti di legge che stabiliscano per quanto tempo e con quale rapidità un produttore debba fornire i pezzi di ricambio, creando un vuoto normativo che danneggia i consumatori.

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