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Il kit di riparazione delle gomme è ormai di serie in ogni veicolo, in quanto si rivela molto utile, oltre che moto pratico, quando non si ha disposizione la ruota di scorta. Scopriamo, quindi, nel dettaglio di che cosa si tratta.
Cosa c’è in un kit per la riparazione delle gomme
Normalmente il kit di riparazione delle gomme presenta solo due elementi. Il primo è il compressore, che per essere utilizzato deve essere collegato alla presa accendisigari della macchina. Quest’operazione deve, pertanto, essere effettuata tenendo il veicolo acceso per avere una corrente a 12V. Il secondo elemento, invece, è la bomboletta, che contiene al suo interno una sostanza schiumosa che verrà inserita nella gomma assieme all’aria, chiudendo di fatto la foratura. Un’alternativa è, invece, costituita dalla sola bomboletta spray carica di lattice.
Bomboletta e compressore o un kit più tradizionale?
La bomboletta ed il kit di emergenza sono una soluzione provvisoria alle forature. Prima che venissero inventate e introdotte queste due opzioni, che potremmo definire “salvaspazio”, si ricorreva al ruotino. Il caro e vecchio ruotino, di dimensione inferiore allo pneumatico standard, che consente di raggiungere una velocità massima di 80 km/h.
Il kit di emergenza, come detto precedentemente, è costituito da un flacone sigillante liquido che va iniettato nello pneumatico per otturare il foro, utilizzando il compressore già presente nel kit stesso.
La bomboletta spray presenta invece dell’aerosol in lattice allo stato liquido. Grazie ad una miscela di gas, che inizialmente era infiammabile, ma che per ragioni di sicurezza è stato modificato in non infiammabile, il lattice viene iniettato nella gomma. Il lattice, essendo un composto schiumoso, viene inietta tramite una piccola cannuccia collegata alla valvola.
Tre soluzioni valide, ma meglio le soluzioni attuali o la vecchia ruota di scorta? Difficile rispondere a questo quesito. Entrambi non sono una soluzione definitiva, bensì temporanea.
Il ruotino, inoltre, obbliga a procedere ad una velocità limitata ed ha una breve durata di vita. Lo stesso vale anche per le gomme riparate con l’ausilio del kit.
Per un discorso di spazio, la scelta migliore è sicuramente rappresentata da bombolette e compressore, ma non bisogna sottovalutare la possibilità di ricorrere alla gomma di scorta dalle dimensioni normali. Questa è un’operazione facilmente eseguibile, richiedendola come optional all’acquisto della vettura.
Modi d’uso dei diversi kit e tempi necessari per la riparazione delle gomme
A seconda della dimestichezza con le componenti dell’auto, utilizzare il kit di riparazione può essere più o meno semplice. Il kit, come già detto, è costituito da una bomboletta ed un compressore. Vediamo, quindi, come utilizzarlo nella maniera corretta. Per prima cosa, una volta tolto il tappo del flacone, si noterà la presenza di un sigillo in alluminio, che può essere forato inserendo la bomboletta all’ugello a vite del compressore.
Una volta forato il sigillo inizierà ad uscire il prodotto schiumoso contenuto nella bomboletta, collegate, quindi il tubo del compressore alla valvola della gomma. Per far sì che il compressore inizi ad iniettare la schiuma nello pneumatico, questo deve essere collegato all’accendisigari della macchina. Naturalmente perché funzioni l’accendisigari l’auto deve essere accesa.
Attendere per circa quindici minuti prima che la gomma venga ben gonfiata e venga assorbito per bene il prodotto. Per essere certi che il lavoro svolto sia andato a buon fine la pressione dello pneumatico deve essere di 1,8-2,0 bar. Per misurare la pressione ci si può avvalere del barometro già in dotazione nel kit.
Per essere sicuri che la “saldatura” sia andata a buon fine ripartite subito e percorrere circa cinque chilometri. Una volta percorsi, appena possibile, accostare in una piazzola di sosta o in un parcheggio e controllate se la pressione dell’aria è corretta, se non fosse così ripetete l’operazione. Se dovete affrontare viaggi lunghi, invece, fermatevi almeno ogni venti minuti e controllate lo stato della gomma.
L’altra alternativa è quella del sigillante. Se l’operazione precedente era effettuabile lasciando montata la gomma, in questo caso è consigliabile toglierla, in quanto è la soluzione più comoda per trovare il foro ed operare in sicurezza.
Pregi e difetti dei kit di riparazione delle gomme
È indubbio che il kit di riparazione delle gomme consenta di guadagnare spazio, a differenza della ruota di scorta che seppur comoda e duratura nel tempo, risulta essere ingombrante e, inoltre, tende ad appesantire la macchina.
Il kit di riparazione, invece, ovvia a questo problema. È una soluzione perfetta per veicoli che già di loro dispongono di poco spazio o per le auto con doppia alimentazione benzina-gpl/metano, in quanto al posto del ruotino o ruota di scorta va il serbatoio del combustibile.
Tra i difetti bisogna riconoscere che il kit di riparazione è limitato, in quanto consente di riparare solo le forature più superficiali. In caso di tagli della gomma, infatti, non si può fare nulla, se non cambiare definitivamente la ruota.
Costi e differenze tra i diversi modelli di kit
Le classiche bombolette spray hanno un costo che mediamente si aggira sugli 8 euro e hanno una capacità di 300 ml, una quantità che potrebbe non essere sufficiente per la riparazione dello pneumatico, in particolare, se bisogna ristabilire la pressione di una gomma con il battistrada di larghezza superiore ai 200 mm. Inoltre, potrebbe non essere sufficiente per chiudere correttamente il foro, quindi, è sempre meglio avere a disposizione fino a tre flaconi.
Il kit di emergenza ha, invece, un costo diverso, più elevato naturalmente. In questo caso ci aggiriamo tra i 50 ed i 90 euro. Uno dei kit più preformanti è senza dubbio Slime Safety RepAIR. Questo kit è costituito da una miscela di fibre, leganti, polimeri ed agenti solidificanti che intrecciandosi e raggrumandosi sigillano forature più o meno grosse: fino a 6 mm per i pneumatici tubeless e 3 mm per quelli con camera d’aria. Garantisce, inoltre, una durata di vita della gomma alta, anche se è sempre consigliabile recarsi da un gommista per averne la sicurezza.