L'Antitrust europeo valuta l'impatto della fusione tra Dorna Sports e Liberty Media sulla concorrenza.
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Recentemente, l’Antitrust della Commissione europea ha avviato un’indagine per esaminare l’acquisizione di Dorna Sports, la società che detiene i diritti della Moto GP, da parte di Liberty Media, proprietaria della Formula 1. Questa operazione, del valore di 3,8 miliardi di dollari, potrebbe avere ripercussioni significative sulla concorrenza nel settore delle corse motoristiche. L’agenzia di regolamentazione teme che la fusione possa ridurre la competizione tra i principali eventi sportivi, creando un monopolio nel settore.
Liberty Media, controllata dal presidente John C. Malone, è una delle aziende leader nel settore dell’intrattenimento. Con un fatturato impressionante e un portafoglio diversificato che include la Formula 1 e altre attività, la società ha dimostrato di avere la capacità finanziaria per effettuare acquisizioni significative. Sotto la guida di Gregory B. Maffei, Liberty Media ha raggiunto posizioni di rilievo nel panorama globale, come dimostrato dalla sua inclusione nella lista delle “Compagnie Più Ammirate al Mondo nel Settore dell’Intrattenimento” di Fortune.
Le preoccupazioni dell’Antitrust riguardano la possibilità che l’acquisizione di Dorna Sports possa portare a una concentrazione di potere nel settore delle corse motoristiche. L’agenzia ha già bloccato tentativi simili in passato, come nel caso di CVC Capital Partners, che fu costretta a vendere MotoGP per ottenere l’approvazione per l’acquisizione della Formula 1. La fusione tra Liberty Media e Dorna potrebbe, secondo l’Antitrust, limitare le opportunità per altri eventi e ridurre la varietà di offerte per i fan delle corse.
Se l’acquisizione dovesse andare a buon fine, potrebbe significare una nuova era per le corse motoristiche, con la possibilità di unire sotto un unico tetto due dei marchi più prestigiosi del settore. Tuttavia, l’Antitrust sta esaminando attentamente le implicazioni di questa fusione, valutando se possa danneggiare la concorrenza e, di conseguenza, i consumatori. La decisione finale dell’agenzia sarà cruciale per il futuro di entrambe le competizioni e per il panorama sportivo europeo.