Incidenti con animali: chi paga il risarcimento?

Incidente con animali, vediamo chi è tenuto a pagare il risarcimento dei danni all'automobilista coinvolto.

Quando si viaggia in macchina può capitare di trovarsi coinvolti in un incidente con un animale. In questo articolo vediamo come bisogna comportarsi per ottenere un risarcimento dei danni subiti.

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Incidenti con animali: chi paga il risarcimento?

In caso di un incidente su una strada dove è apposta la segnaletica di attraversamento di animali selvatici, il risarcimento viene pagato dall’ente che gestisce la strada. Questo può essere il Comune, la Provincia o la Regione.

Infatti quando si è coinvolti in un sinistro con un animale anche se la strada non risulta danneggiata vi è la responsabilità oggettiva che deve essere risarcita, questo solo in caso l’automobilista abbia effettivamente rispettato i limiti previsti per quella strada ed abbia mantenuto una guida prudente ed attenta.

Se ha invece affrontato la strada violando il limite di velocità ed è stato coinvolto in un sinistro con un animale non avrà diritto al risarcimento ma anzi è passabile di concorso di colpa nell’incidente.

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Gli elementi probatori per il risarcimento

Il primo elemento è una foto dell’area interessata dall’incidente, ancor meglio se scattata nell’immediato così da far vedere la presenza dell’animale sulla strada.

Il secondo è dimostrare l’effettivo passaggio repentino dell’animale sulla strada. In questo caso la cosa migliore è poter contare su testimoni che certifichino che l’animale sia arrivato sulla strada all’improvviso e che il conducente stesse andando ad una velocità adeguata.

In questo caso anche il verbale delle Forze dell’Ordine è una prova importante anche se può non essere considerata valida in quanto una ricostruzione a posteriori.

Il terzo ed ultimo elemento è la prova di entità dei danni quindi le foto del veicolo, i preventivi dei lavori di riparazioni eseguiti ed in caso di danni al conducente i certificati del pronto soccorso, i preventivi delle spese mediche ed il certificato di guarigione fornito dal medico curante.

Scritto da Filippo Imundi

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