Scopri come l'estensione del regolamento REACH impatta l'industria degli pneumatici.
L'ETRMA lancia un allerta sulle nuove normative che potrebbero influenzare il mercato degli pneumatici.
Il regolamento REACH, acronimo di Registrazione, Valutazione, Autorizzazione e Restrizione delle Sostanze Chimiche, è stato introdotto nell’Unione Europea nel 2007 con l’obiettivo di garantire un elevato livello di protezione della salute umana e dell’ambiente. Tuttavia, l’estensione di questo regolamento ai materiali a basso tonnellaggio, come i polimeri, sta sollevando preoccupazioni significative tra i produttori di pneumatici. L’Associazione Europea dei Produttori di Pneumatici e Gomma (ETRMA) ha espresso il timore che tali modifiche possano compromettere la competitività dell’industria europea.
Secondo l’ETRMA, l’attuale proposta dell’UE di estendere l’obbligo di registrazione REACH ai polimeri potrebbe generare nuove barriere regolatorie. Questi materiali, pur essendo utilizzati in quantità relativamente contenute, sono essenziali per la produzione di pneumatici sicuri e ad alte prestazioni. L’introduzione di nuovi obblighi di registrazione potrebbe aumentare significativamente i costi e gli oneri amministrativi per i produttori, senza fornire una chiara giustificazione scientifica o un miglioramento concreto della sicurezza.
Questo scenario potrebbe portare a una riduzione dell’accesso a materie prime critiche e disincentivare l’importazione di sostanze non ampiamente disponibili nel mercato europeo.
Le implicazioni di queste nuove normative potrebbero essere devastanti per l’industria degli pneumatici in Europa. L’ETRMA avverte che una simile misura potrebbe innescare un effetto domino, compromettendo la capacità produttiva europea e favorendo la delocalizzazione industriale. Le aziende europee, che devono rispettare standard di sicurezza più elevati, si troverebbero in una posizione svantaggiata rispetto ai produttori extra-UE, che possono esportare liberamente articoli contenenti sostanze chimiche senza dover affrontare gli stessi requisiti normativi.
Questo squilibrio competitivo potrebbe portare a una diminuzione degli investimenti in ricerca e sviluppo, con conseguenze negative per l’innovazione nel settore.
L’ETRMA non contesta gli obiettivi del regolamento REACH, ma chiede un approccio più bilanciato che consideri la reale valutazione del rischio. L’associazione richiede che l’estensione del REACH sia accompagnata da un’analisi delle opzioni di gestione del rischio ben strutturata, tenendo conto della disponibilità di alternative tecniche e dell’impatto economico sulle catene di fornitura europee.
Inoltre, è fondamentale garantire coerenza tra i diversi strumenti normativi europei, evitando sovrapposizioni che potrebbero portare a valutazioni soggettive e restrizioni generalizzate su sostanze strategiche per le prestazioni degli pneumatici.