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Un mese storico per l’auto a metano
Il mese di novembre 2024 segna un momento epocale per il mercato delle auto a metano in Italia. Per la prima volta dal 2000, non si registrano immatricolazioni di veicoli a gas naturale. Questo dato, che potrebbe sembrare sorprendente, riflette una tendenza già evidente da tempo: l’auto a metano sta rapidamente scomparendo dai listini dei costruttori e dalle strade italiane. La situazione attuale è il risultato di una serie di scelte strategiche da parte dei principali produttori, che hanno progressivamente abbandonato questo tipo di alimentazione.
Un mercato in via d’estinzione
Nel 2024, le immatricolazioni di auto a metano hanno raggiunto solo 1.242 unità, rappresentando una quota di mercato dello 0,1%. Questo è un dato allarmante se si considera che nel 2009, l’anno di maggior successo per questo tipo di veicolo, si erano registrate ben 127.895 immatricolazioni, pari al 5,92% del mercato. Oggi, le poche auto a metano rimaste nei concessionari sono per lo più modelli di marchi come Volkswagen e Skoda, che hanno già interrotto la produzione di nuovi veicoli a gas.
Le sfide della filiera del metano
Con un numero di auto a metano circolanti stimato tra le 910.000 e le 950.500 unità, la rete di distributori di metano in Italia, composta da circa 1.600 impianti, deve servire un numero sempre più ridotto di veicoli. Questo porta a interrogarsi sulla sostenibilità della filiera del metano, che include non solo i distributori, ma anche le officine specializzate nella manutenzione e installazione di impianti. L’età media delle vetture in Italia è di 12,5 anni, il che significa che molte di queste auto a metano sono destinate a essere rottamate nei prossimi anni, riducendo ulteriormente la domanda.
Incentivi e futuro del metano
Nonostante gli incentivi per l’installazione di impianti a metano su auto già circolanti, l’interesse sembra essere scarso. Solo circa 3 milioni di euro dei quasi 6 milioni disponibili sono stati utilizzati in poco più di cinque mesi. Questo suggerisce che gli automobilisti non sono motivati a investire in una tecnologia che sembra avere un futuro incerto. Con la crescente attenzione verso le auto elettriche e ibride, il metano rischia di diventare un capitolo chiuso nella storia dell’automobile in Italia.