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“Mi chiamo Andrea Iannone. Piloto moto da Corsa, in MotoGp. Sono di Vasto, 1989. Nove agosto. Ho tatuaggi, anelli. La gente crede che sia uno spaccone. Ma sono anni che mi faccio un culo così. Per arrivare”. Così scrive Andrea Iannone sulla Home page del suo sito internet. E allora vediamo di conoscerlo meglio professionalmente e come vita privata.
Chi è Andrea Iannone?
Le parole con le quali abbiamo aperto questo pezzo descrivono la personalità di questo pilota dal talento cristallino. Talentuoso, ma come spesso succede irruento. Fin troppo, al punto che finisce per perdere spesso le gare per il poco controllo che ha sulla situazione.
Forse è proprio per questa sua caratteristica che Iannone piace ai fan e che risulta simpatico. E’ uno che non molla mai il gas, uno di quelli che se avesse un carattere un po’ più riflessivo, magari a fine stagione avrebbe 30 o 40 punti in più in classifica generale. Tuttavia, sarebbero punti che non fanno la differenza. La differenza la fa il coraggio in pista e la voglia di mettere il gas a martello dalla prima all’ultima curva. Certo, quei 30 o 40 punti potrebbero valergli un contratto migliore: magari con un top team che lo faccia davvero lottare per le prime posizioni.
C’è da credere che Iannone preferisca un team che crede in piloti che non mollano mai e che vogliono superare prima i propri limiti e poi gli avversari, che diano credito a un potenziale campione, ancora tutto da scoprire.
Quando e perchè ha iniziato la professione di pilota di moto da corsa?
La passione per la moto è un vizio di famiglia, in casa Iannone. Anche il fratello Angelo ha provato la carriera da pilota, ma dopo esordi promettenti ha deciso di passare la mano, a differenza di Andrea. Tra i due fratelli corrono poco meno di due anni: e la passione, si sa, è contagiosa. Andrea ha cominciato così a correre. A quindici anni disputava già il campionato italiano e quello spagnolo, con il padre e il fratello ad accompagnarlo e sostenerlo, a credere nelle sue possibilità.
Nel 2005 Andrea Iannone fa il suo esordio nel Motomondiale, ma i primi due anni sono davvero difficili: cambia squadra spesso, nel 2006 anche due volte nella stessa stagione e un infortunio non gli permette di dare continuità alle sue corse.
La crescita di Iannone è costante, ma non bruciante come il talento consentirebbe. Un po’ il carattere, un po’ l’irruenza lo penalizzano nella gestione della gara e della classifica, e si sa, alla fine contano i numeri.
Quando ha vinto la sua prima gara?
I numeri iniziano a tornare nella stagione 2008. Dopo aver cambiato di nuovo team (l’I.C. di Caponera), vince la sua prima gara assoluta nel Motomondiale nel Gran Premio della Cina. Lo fa a modo suo: con grinta e determinazione. Su un asfalto reso scivoloso dalla pioggia, lotta a lungo contro il Campione del Mondo Gregor Talmacsi e arrivando al traguardo con 3 secondi di vantaggio sul francese Mike Di Meglio. Nello stesso anno, in Malesia, arriva anche la sua prima Pole Position.
Le tre vittorie del 2009 lo lanciano in Moto2. Tra il 2010 e il 2012, Iannone arriva tre volte terzo nella classifica generale del Motomondiale, conquistando complessivamente otto vittorie. Una crescita che lo lancia definitivamente nella MotoGp.
Iannone sale su una Ducati Desmosedici della scuderia Pramac per la stagione 2013. Ottavo posto come miglior piazzamento, poi nel 2014 tre quinti posti, a segnalare una crescita professionale importante. Dal Team Pramac passa ad una Ducati ufficiale nel 2015.
La stagione 2015 è resa importante dal primo podio in MotoGp (Qatar) e dalla prima Pole, al Mugello, dove arriverà secondo. La quinta posizione in classifica finale lasciano presagire che il 2016 possa essere l’anno della definitiva consacrazione.
La stagione sarà invece piena di problemi. Iannone cade spesso. Troppo spesso e coinvolgendo anche altri piloti (il compagno di squadra Dovizioso in Argentina, Lorenzo nel Gran Premio di Catalogna). In sette gare cade quattro volte e per due volte è penalizzato per la guida troppo irruenta. La nota lieta, però, viene dal Gran Premio di Austria: è la prima vittoria di Iannone in MotoGp ed è un trionfo che riporta la Ducati sul gradino più alto del podio sei anni dopo Stoner.
Quale è il suo motto?
Osa, osa sempre. Questo il motto di Iannone. Un motto al quale in pista il pilota vastese (soprannominato The Maniac) è rimasto sempre fedele. Magari fin troppo. Durante la stagione 2016 si attira critiche a non finire e molti addetti ai lavori lo bollano come un pilota talentuoso, che non diventerà mai un campione perchè fa troppi errori. L’errore in Argentina, quando stende il suo compagno di squadra Dovizioso all’ultimo giro, privando la Ducati di un doppio podio, crea una frattura irreparabile tra Iannone e il resto della squadra. Il divorzio con la Ducati viene annunciato con largo anticipo. Iannone si dirà dispiaciuto. Forse il giudizio è stato troppo affrettato: in fondo è stato lui a riportare una moto di Borgo Panigale alla vittoria. Ma così è la vita. Iannone saprà certamente come trovare occasioni per osare. Di mollare proprio non se ne parla.
Andrea Iannone oggi
Dopo quattro anni in Ducati (due nel team Pramac, due con la moto ufficiale) Iannone approda alla Suzuki. La moto non è tra le candidate a vincere il titolo: Yamaha, Honda e Ducati sono spesso davanti, anche con le moto non ufficiali qualche volta. Anche nel 2017 Iannone ha alti e bassi. Buone prestazioni, accompagnate dai soliti ritiri (cinque, su quindici gare). La migliore prestazione è arrivata al Gran Premio del Giappone di Motegi, dove si è classificato al quarto posto, in una gara segnata dalla pioggia. Una sfida difficile, quella di Iannone, ma Andrea sa avere pazienza, lavorare per un obiettivo e raggiungerlo, a dispetto delle critiche.
Nel frattempo, Andrea Iannone ha trovato il modo di far parlare di sè per la sua storia d’amore con la show girl Belen Rodriguez, una storia d’amore impossibile da mantenere segreta. Si sa che Belen fa notizia su tutti i giornali di gossip e che la storia con un pilota di MotoGp è un piatto sopraffino per paparazzi e giornalisti. Foto e storie, più o meno inventate, hanno inondato pagine e pagine di giornali, ma Iannone, siamo certi, se ne frega. Lui osa, osa sempre. Gas a martello e occhi alla curva successiva…