La Renault Austral, la Nissan X-Trail e la Toyota RAV4 sono felici di fare a meno del diesel, ma sono eccezioni in una categoria di SUV compatti che privilegia ancora ampiamente questo carburante!
Sebbene il diesel non sia più una soluzione per il futuro per i costruttori, non sta scomparendo dai SUV familiari.
Tra i SUV compatti, che devono imperativamente sedurre le aziende, non abbiamo il broncio del petrolio, anzi! A parte la Renault Austral, la Nissan X-Trail, la Ford Kuga e la Toyota RAV4, che ora puntano sulle loro versioni ibride, elettriche o E85, tutti i modelli possono ancora funzionare a diesel.
Tra le generaliste, possiamo citare la Peugeot 3008, la Citroën C5 Aircross e la cugina tecnica Opel Grandland, che utilizzano tutte lo stesso motore 1.5 4 cilindri da 130 CV, con cambio manuale o automatico.
Nel gruppo VW, la Tiguan, ma anche la Seat Ateca e la Skoda Karoq utilizzano l’esclusivo 2.0 TDI. A seconda del marchio e del modello, sviluppa 116 CV (Skoda) o 150 CV ed è disponibile con cambio manuale e DSG7.
Tra i coreani, pur essendo pionieri dell’elettrificazione, troviamo ancora il 1.6 diesel sotto il cofano della Hyundai Tucson e della Kia Sportage di ultima generazione, mentre anche Jeep e Alfa Romeo condividono un 1.6 4 cilindri da 130 CV.
Senza dimenticare il CX-5 di Mazda, che si affida ancora al suo 2.2 da 150 CV.
Anche tra i produttori di fascia più alta, il diesel è ancora in gioco. BMW non ha mancato di rinnovare il 2.0 diesel per la sua nuovissima X1, mentre Audi e Mercedes offrono la Q3 e la GLA “a petrolio”.
Inoltre, queste tre tedesche offrono diversi livelli di potenza, che determinano anche la presenza di una trazione integrale. Sono tutte scelte valide che permettono di ridurre la tassa d’acquisto e di percorrere lunghe distanze con un basso consumo di carburante. Perché, sebbene le ibride plug-in abbiano le loro virtù, questa tecnologia non è adatta a chi non ha l’infrastruttura per ricaricarsi regolarmente e risparmiare realmente sull’utilizzo.