Mentre si guida un’auto sono diverse le operazioni da fare, i movimenti da coordinare, ma sempre la costante deve essere obbligatoriamente la concentrazione.
La principale causa di incidente è proprio la mancanza di concentrazione alla guida di un’auto. La distrazione prende il sopravvento e si perde di vista la strada e questo è l’errore più grave in assoluto. Ci sono poi anche errori che si commettono inerenti la mera guida, quindi errori tecnici. Vediamo i più comuni, quelli che si commettono perchè non si ha magari l’esperienza di guida, oppure perchè si ritiene corretta una cosa che in realtà non lo è.
1) Avviamento auto: moltissimi salgono in auto e girano la chiave mettendo subito in moto. La procedura corretta invece richiede che la chiave affronti un primo scatto, e al termine della diagnosi e dello spegnimento delle spie sul cruscotto, si completi la rotazione della chiave e si metta in moto. Girare subito la chiave senza attendere quel secondo o due, alla lunga può comportare problemi al motorino di avviamento ma soprattutto l’auto può dare poi indicazioni di segnali e consensi elettronici mancati.
2) Posizione di guida: busto ben retto, spalle appoggiate allo schienale, braccio teso col polso della mano destra che deve poggiare comodo sulla parte alta del volante. Questo è il modo per stabilire la corretta posizione di guida. Spesso si è troppo sotto, oppure troppo sdraiati, con schienale e poggiatesta mal regolati, cosa pericolosissima in caso di incidente in quanto i mezzi di sicurezza (airbag e cinture) lavorano in maniera non corretta.
3) Mano destra: quanti di voi la tengono sul cambio? Probabilmente un buon 80%…ed è sbagliatissimo per almeno due motivi. In caso di manovra improvvisa, la prima parte su cui agire è il volante e quindi è bene avere la prontezza e il pieno controllo proprio del volante, il quale va afferrato saldo in posizione 9-15. Avere la mano sul cambio, rallenta la manovra e il tempo di reazione. In secondo luogo, mentre si marcia, la leva del cambio a causa di giochi degli ingranaggi si muove, come è giusto che sia.
Mettere la mano sopra significa sforzare la lava stessa, impedendo di fatto questi giochi dovuti ai cinematismi del cambio, rendendo quindi il sistema più ostico e meno fluido. Per intenderci, è come se mentre camminiamo per strada, una persona ci poggiasse costantemente la mano sulle spalle.
4) Distanza di sicurezza: al di là dei calcoli teorici, la maggior parte degli automobilisti tenda a guidare nervosamente e quindi a ridosso del veicolo che ci precede, riducendo tempi di reazione e margini di manovra.
Un discreto metodo per calcolare al momento la corretta distanza dal veicolo che ci precede è quello di prendere un riferimento (un cartello, un tombino, un albero…) e fare in modo che tra il passaggio del veicolo precedente e quello successivo (il nostro), intercorra lo spazio necessario per pronunciare secondo una parlata normale, la conta “milleuno, milledue, milletre”, pari a circa 3 secondi.
5) La Svolta: la procedura corretta prima di una svolta è freccia, freno, svolta.
Spesso invece ricorre l’usanza di invertire: freno, svolta, freccia. Inserire la freccia segnala al veicolo dietro che di lì a poco la nostra vettura rallenterà la sua marcia per svoltare, preparando con anticipo al rallentamento anche il veicolo che ci segue.
6) La frenata: soprattutto in discesa si tende a tenere quasi il piede fisso sul pedale del freno. Invece è consigliabile frenare con l’ausilio di marce basse, si usa quindi il freno motore, stressando meno l’impianto frenante e rendendolo più efficace.
7) Uso del cambio: spesso si pensa che la 4a, 5a e eventuale 6a marcia siano solo per l’autostrada oppure per superstrade a scorrimento veloce. Nulla di più sbagliato. I motori attuali sono in grado anche a 70 kmh di viaggiare in 5a o 6 marcia, consumando meno carburante e stressando meno il motore.
8) Piede sinistro: il piede sinistro va tenuto appoggiato al poggiapiede in posizione quasi perpendicolare all’asse della gamba.
Spesso si tende a tenerlo appoggiato al tappetino, oppure, peggio, leggermente sollevato, sulla frizione, rovinando di fatto proprio questo meccanismo.
9) Lo sguardo: lo sguardo non deve essere limitato all’auto davanti, ma bisogna cercare di proiettarlo oltre per leggere in anticipo eventuali situazioni di emergenza.
10) La rotonda: non perchè si è in una rotonda che allora non si debba mettere la freccia indicante la direzione in cui si deve svoltare.
Fondamentale sempre, ancor più se la rotonda è a doppia o triplice corsia.