Guido Meda e l’incidente che ha cambiato la sua carriera

Un racconto di coraggio e resilienza nel mondo del giornalismo sportivo

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Un episodio che ha segnato la vita di un giornalista

Guido Meda, noto giornalista italiano e commentatore sportivo, ha recentemente condiviso un episodio drammatico della sua vita che ha lasciato i suoi fan senza parole. Durante un’intervista con Il Corriere della Sera, Meda ha raccontato di un incidente avvenuto nel 2003, un evento che avrebbe potuto costargli la vita e che ha avuto un impatto significativo sulla sua carriera nel mondo dei motori.

Il racconto dell’incidente

Era un giorno come tanti altri, e Meda stava percorrendo Viale Forlanini a Milano su un potente scooter di grossa cilindrata, un “bombardone” come lui stesso lo ha definito.

Mentre si avvicinava alla redazione, una signora alla guida di una Toyota ha improvvisamente fatto inversione. Meda, convinto di essere stato visto, ha accelerato, ma la donna ha ripreso a muoversi, portando a una situazione di pericolo imminente.

“Per evitarla prendo lo spartitraffico con il guard rail, i cartelli, il marciapiede altissimo”, ha raccontato Meda, descrivendo il momento critico. L’impatto è stato devastante: la moto si è spezzata in due, una parte è andata in fiamme, mentre l’altra ha colpito un taxi.

Meda si è ritrovato sdraiato a terra, con dieci fratture e il braccio destro paralizzato. “Per 10 centimetri non ho battuto il collo, altrimenti non sarei qui”, ha aggiunto, sottolineando la gravità della situazione.

Le conseguenze dell’incidente sulla carriera di Meda

Nonostante il trauma fisico e psicologico subito, l’incidente ha avuto anche un risvolto positivo nella carriera di Meda. I piloti, dopo aver appreso della sua esperienza, hanno iniziato a vederlo come uno di loro, creando un legame empatico che ha arricchito il suo lavoro di commentatore.

“La cicatrice sulla clavicola se non ce l’hai sei uno sfigato”, ha commentato Meda, evidenziando come la sua esperienza personale abbia contribuito a costruire la sua reputazione nel paddock.

Oggi, Guido Meda è un simbolo di resilienza e coraggio nel mondo del giornalismo sportivo. La sua storia è un promemoria che anche i VIP, come lui, possono affrontare situazioni difficili e che le esperienze traumatiche possono, in alcuni casi, portare a nuove opportunità e a una maggiore connessione con il pubblico.