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Il Gran Premio della Malesia è uno dei più amati da piloti e tifosi e spesso, poichè si tiene ad ottobre, è anche rilevante in ottica mondiale.
Vediamo insieme come è nato il circuito di Sepang, e quali sono i piloti, i costruttori e i motori che hanno totalizzato più vittorie.
Con la continua espansione economica della Malesia negli anni 90’, prese forma l’idea di costruire un circuito motoristico. Portare la Formula 1 nello stato del Sud Est asiatico era un’ottima idea per lanciare definitivamente l’economia locale, oltre ad essere una vetrina mondiale.
In realtà in passato, nel 1962, ci fu un Gran Premio di Malesia, ospitato in quella che è adesso Singapore, che fu una gara valida per il campionato di Formula 2; da qui nacque la volontà di passare di categoria ed ospitare la classe regina.
Il primo vero e proprio circuito motoristico della Malesia fu pertanto il Sepang International Circuit, un tracciato realizzato alla periferia della capitale malese Kuala Lumpur, nella zona di Sepang per l’appunto.
La posizione scelta fu tattica, risultando in prossimità dell’aeroporto internazionale della capitale. Per disegnare il circuito venne chiamato in causa Hermann Tike, architetto di molti altri circuiti nati nel corso dell’ultimo ventennio.
Il circuito di Sepang misura oltre cinque chilometri e mezzo ed è da sempre apprezzato da tutti i piloti, in quanto presenta una carreggiata ampia e include sia curve veloci che curve strette e ad angolo. Queste ultime sono molto insidiose in quanto inizialmente traggono in inganno risultando larghe, per poi chiudere bruscamente.
La carreggiata larga garantisce duelli ruota a ruota nelle curve veloci. La presenza di due lunghi rettilinei garantisce anche molti sorpassi, con occasione di battaglie a tre macchine.
Con l’inserimento del DRS, l’ala posteriore mobile, il numero di sorpassi è decisamente aumentato. Curioso il fatto che, essendo divisi solamente dall’ultima curva, sui due rettilinei è possibile utilizzare il DRS avvalendosi di un unico punto di controllo. Se prima dell’ingresso nella quattordicesima e penultima curva un pilota si trova a meno di un secondo da chi lo precede, può utilizzare il DRS in entrambi i rettilinei.
Il meteo è una costante non indifferente in Malesia, specialmente nel periodo in cui viene ospitato l’evento, i mesi dell’anno in cui sono frequenti forti temporali ed acquazzoni che rendono imprevedibile l’esito della gara: ottobre fa infatti parte della stagione monsonica. Storicamente, almeno una volta in tutto il weekend la pioggia si è sempre presentata.
Nel 2009 la gara fu pesantemente condizionata dal maltempo, poichè a causa della pioggia battente la gara fu sospesa dopo un’ora di corsa.
Questa decisione fu presa in quanto, con l’attendere del miglioramento delle condizioni meteo, non vi era più abbastanza luce per continuare a correre. Quella del 2009 è stata infatti la prima ed unica edizione del Gran Premio di Malesia programmata per le ore 17. Vincitore in quell’occasione risultò Jenson Button su Brawn GP. Inedito anche il podio, data la grande quantità di ritiri e l’interruzione improvvisa della gara, con Nick Heidfeld secondo su BMW Sauber e Timo Glock su Toyota terzo.
Altra costante da considerare è sempre l’entrata in pista della Safety Car: per un motivo, o per un altro, la macchina di sicurezza ha rimescolato i fattori in campo. Fondamentale è anche la scelta della mescola di gomme: nel corso degli ultimi anni la Pirelli ha messo a disposizione tre mescole a seconda delle condizioni dell’asfalto. Nel 2016 la scelta variò tra dure, medie e morbide. Nell’ultima edizione invece i team hanno potuto scegliere tra media, morbida e supermorbida.
Per quanto riguarda la strategia di gara si è variato tra una sola sosta e due soste, tutto a seconda delle tipologia di gomma di partenza. Chi parte davanti spesso adotta la seconda tattica, mentre quella di una sosta è per una partenza con gomme di mescola più dura e duratura nel tempo.
Il debutto nel calendario mondiale del Gran Premio di Malesia a Sepang avvenne nel 1999. Da quel momento per diciannove anni la gara si è regolarmente svolta grazie anche all’aiuto come sponsor del colosso petrolifero Petronas.
L’ultima edizione che si è tenuta poche settimane fa ha sancito la fine del rapporto del Gran Premio di Malesia con la Formula 1.
La prima edizione del Gran Premio della Malesia ha visto un dominio della Scuderia Ferrari. A vincere fu Eddie Irvine che nel 1999 lottava anche per il titolo mondiale. Alle sue spalle Michael Schumacher, al rientro dopo il grave infortunio occorso in occasione del GP di Gran Bretagna che lo mise fuori dai giochi per il titolo mondiale.
L’ultimo vincitore invece è stato Max Verstappen su Red Bull, seguito da Hamilton e dal compagno di scuderia Ricciardo. In totale ben undici piloti hanno trionfato sul circuito malese in diciannove edizioni.
Il più titolato risulta essere Sebastian Vettel che ha vinto tre volte con la Red Bull Racing ed una volta con la Ferrari. Per il pilota tedesco Sepang è risultato essere anche il primo gran premio vinto con la “Rossa di Maranello”.
A seguire Michael Schumacher che vinse la seconda, la terza e la sesta edizione, tutti anni in cui poi centrò la vittoria del campionato del mondo piloti.
Tre successi anche per Fernando Alonso rispettivamente con Renault, McLaren e Ferrari. Due affermazioni per Kimi Raikkonen e poi un successo a testa per Ralf Schumacher, Giancarlo Fisichella, Jenson Button, Lewis Hamilton, Daniel Ricciardo e Max Verstappen. Tra i podi spicca Lewis Hamilton, che a fronte di sei podi ha conseguito solamente una vittoria nel 2014.
La Scuderia Ferrari è risultata essere il costruttore più vincente con ben sette successi, davanti alla Red Bull con cinque. A seguire due successi per la McLaren e la Renault, mentre Williams, Brawn GP e Mercedes detengono una vittoria a testa.
La casa motoristica che ha totalizzato più vittorie è ovviamente è anche la Ferrari, davanti alla Renault con cinque vittorie e Mercedes con quattro.
Nell’albo d’oro entra anche la Tag Heuer con le vittorie delle ultime due edizioni.
La Ferrari è anche la scuderia che ha piazzato più volte i propri piloti su un gradino del podio con tredici occasioni. A seguire la Red Bull, forte anche delle cinque vittorie, con McLaren e Mercedes subito dietro. Mercedes invece è risultata la casa motoristica più volte presente grazie anche alla partnership con la McLaren.