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Le gomme sono tra i primi elementi della sicurezza di guida, e la legge impone un utilizzo differente a seconda delle stagioni. Ma ci sono delle eccezioni.
Come riconoscere le gomme 4 stagioni
Le gomme creano il primo vero contatto con l’asfalto e la loro efficienza non può essere messa in discussione se si parla di sicurezza. Gomme eccessivamente consumate o non adeguate al terreno creano notevoli problemi di aderenza, problemi che vanno tutti a discapito di una guida sicura.
Da qualche anno la legge impone l’utilizzo di due diverse tipologie di gomme, ognuna delle quali composta da mescole adatte ai diversi climi, estivo ed invernale. Tutto questo ha generato un movimento di continui montaggi e smontaggi, con relativi costi sia per le operazioni di sostituzione sia per quello che riguarda il deposito delle gomme in sosta perché ‘fuori stagione’.
Le aziende produttrici di gomme, in osservanza a rigide normative europee, hanno creato però delle gomme quattro stagioni, le cui mescola può essere utilizzata sia nei periodi caldi che nei periodi freddi.
All’atto della sostituzione delle gomme è importante scegliere se montare pneumatici adatti alla stagione oppure virare verso gomme quattro stagioni. Riconoscerle è abbastanza semplice, perché riportano una chiara sigla sulla spalla.
Gli pneumatici quattro stagioni, quindi utilizzabili tutto l’anno presentano la sigla ‘M+S’ preceduta dal simbolo di un sole e da quello di una montagna con un fiocco di neve al suo interno. L’assenza di uno dei due simboli identifica gomme prettamente estive o invernali.
Quando usarle e quanto durano
Rispondere alla prima domanda potrebbe risultare pressoché semplice, rispondere alla seconda un po’ meno. Ma procediamo con ordine.
Le gomme quattro stagioni, lo dice in fondo la parola stessa, possono essere utilizzate in pratica tutto l’anno senza problemi dato che hanno una mescola adatta a qualsiasi clima e svolgono bene il loro lavoro su qualsiasi terreno e fondo stradale. Montare delle gomme di questo tipo nel rispetto delle normative europee significa non dover pensare a sostituzioni estive o invernali a seconda del periodo.
Sulla durata bisogna mettere qualche punto in chiaro.
Si potrebbe ragionare in maniera molto generica e affermare che le gomme hanno una durata media di 20.000 km. Ma questa affermazione può essere smontata all’istante. Perché? Semplice, il chilometraggio effettuato dalle gomme è notevolmente influenzato da due fattori, che tipologia di strade si percorrono e che abitudini di guida si hanno. Strade sconnesse o piene di buche sicuramente consumeranno gli pneumatici in maniera maggiore che lisci asfalti autostradali in ottimo stato. Le abitudini e lo stile di guida, poi, influenzano tantissimo il consumo delle gomme.
Quali scegliere
Il mercato è abbastanza vasto ed offre possibilità di scelta davvero infinite. Il consiglio migliore che si può fornire è quello di scegliere e puntare sulla qualità, esistono in commercio gomme molto economiche, ma che per contro offrono una qualità necessariamente inferiore. Alzando leggermente il tiro si possono trovare sul mercato ottimi compromessi tra qualità e prezzo.
Cosa dice la legge
La legge in ambito gomme è abbastanza chiara: dal 15 novembre di ogni anno e fino al 15 aprile le auto dovranno circolare con gomme invernali pena sanzioni; nel periodo opposto l’esatto contrario, quindi gomme estive. Le gomme risolvono la questione in maniera pratica.