Glorie d'annata 9, vi riportiamo negli anni novanta con la prima generazione di Lotus Elise, la più amata ed apprezzata da chi ha il pallino della guida sportiva.
Benritrovati in una nuova puntata della rubrica di Motorimagazine.it dedicata alle auto d’epoca e youngtimer, l’ultima del 2024 e numero 9 è dedicata alla Lotus Elise S1, la capostipite di un modello che nel corso degli anni ha saputo mantenere inalterato il piacere di guida senza filtri che il fondatore Colin Chapman aveva posto in essere.
Ne scopriamo la storia e le quotazioni sul mercato attualmente.
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Per contestualizzare la nascita della Lotus Elise S1 dobbiamo andare al principio, anno 1993 quando l’AutoExpò di Bolzano con a capo Romano Artioli, già proprietario di Bugatti Automobili decide di rilevare il marchio inglese.
L’idea di base fu di replicare in veste moderna la Lotus Seven ma essendo troppo estrema venne scartata.
Si opta quindi per un’auto moderna che sappia essere sportiva e leggera, elementi base del marchio di Colin Bruce Chapman, senza rinunciare al comfort che un’auto di serie garantisce.
Per il telaio viene incaricato Richard Rackham che dopo essersi dedicato alla Lotus Esprit da corsa per l’Elise realizza un qualcosa che non si era mai visto prima. Il telaio infatti è composto da estrusi di alluminio incollati evitando quindi la classica saldatura e rivettatura dell’acciaio.
Il risparmio in termini di peso è notevole. La bilancia si ferma, per il solo telaio, a 68 kg.
Il centro stile Lotus, guidato da Julian Thomson si ispira alle Lotus del passato come Lotus Elan, Lotus 23 e Lotus Seven con anche qualche accenno alla Ferrari Dino 246. Il risultato è un’auto dalla linea filante che ricorda le sportive degli anni ’60.
La carrozzeria è in vetroresina, i pedali sono anch’essi in estrusi di alluminio mentre il piccolo volante è realizzato da Nardi.
Al suo interno ci si sente perfettamente legati alla macchina già da spenta.
La Lotus Elise S1 nasce nel 1996 e siccome le Lotus sono caratterizzate da nomi che iniziano con la lettera E per quest’auto si è scelto Elise in omaggio ad Elisa nipote di Artioli nata ad inizio sviluppo dell’auto.
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Nel corso dei 5 anni di produzione, dal 1996 al 2001 vengono realizzate 5 versioni di Elise S1, tutte equipaggiate con il motore Rover serie K. La prima nata dalla preserie ha una potenza di 120 cavalli ed è forse la più pura in grado di instillare nel pilota lo spirito di Lotus, da intendersi come filosofia costruttiva.
Nel 1998 arriva la Sport 135 con assetto nuovo, scarico sportivo e cambio a 5 rapporti più ravvicinati, la sigla deriva dalla potenza di 135 hp.
A marzo 1999 arriva la 111S che conserva il medesimo cambio a 5 marce ma grazie alla fasatura variabile VVC ora ha 145 cavalli di potenza. Esteticamente si presenta con cerchi alleggeriti realizzati dalla italiana OZ Racing.
Infine vi è la Sport 160 che come indica il nome ha 160 cavalli, prodotta ad inizio 2000 in appena 100 esemplari – per fini omologativi – la produzione continuò sino al 2001 terminando con 337 esemplari totali.
PS: vi è anche la Sport 190 che è stata realizzata senza ottenere l’approvazione per la circolazione stradale ed era una versione totalmente focalizzata alla pista con roll-bar meno peso e frizione a disco singolo.
Arriviamo alle quotazioni di mercato, purtroppo con le Lotus Elise S1 è difficile stabilire un prezzo, le quotazioni le fanno i proprietari e ve ne sono poche in vendita. In media la cifra che serve per portarsela a casa varia dai 40 a 50 mila euro.
Vi sono esemplari anche a poco più di 30 mila euro che forse è il valore reale che l’auto ha attualmente.
Una cifra importante ma ancora accessibile per entrare in possesso di un gioiellino il cui valore potrà solo salire, dato che purtroppo per gli appassionati (ed anche di chi scrive – che adora da matti questo modello) non faranno più.