La Formula E è sbarcata anche a New York: nell’ultima affascinante e decisiva gara è stato Sebastien Buemi a trionfare nella gara di Brooklyn. Il successo, però, non è bastato ad assicurargli il titolo di campione del mondo. Infatti, a spuntarla è stato il francese Jean-Eric Vergne, il quale nonostante due prove decisamente sottotono è riuscito ugualmente ad arrivare primo nella classifica finale piloti e ad aggiudicarsi il titolo.
Vittoria incredibile quella di Vergne, il quale ha portato sul tetto del mondo la scuderia cinese DS Techeetah, motorizzata Citroen. Quello che più va sottolineato è l’incredibile seguito che la Formula E è riuscita a catturare. Infatti, le gare di questa speciale categoria sono sempre molto agguerrite e combattute, al contrario di molte corse di Formula Uno.
I dubbi sulle macchine elettriche
Molti erano i dubbi nel lontano 2011, quando Jean Todt propose un campionato con motori elettrici alla Fia. E invece, dopo alcuni anni nell’ombra, anche la Formula E è riuscita a conquistare i cuori dei tantissimi appassionati di motori. Una delle caratteristiche principali del successo di questa categoria è da associare all’idea di gareggiare nei centri cittadini più famosi e affascinanti del mondo. Roma, Parigi, New York e Londra sono solo alcuni dei palcoscenici più gloriosi.
Eventi caratteristici e promozione della sostenibilità dei motori elettrici hanno catturato l’attenzione di molti. Anche in Italia il seguito di questa competizione è cresciuto esponenzialmente, anche grazie all’acquisto dei diritti in chiaro da parte di Mediaset.
L’evento di New York
Un grandissimo successo è avvenuto nell’ultimo appuntamento di New York, dove il futuro dell’automobilismo è stato al centro della città più famosa del mondo. Al centro dell’attenzione l’esposizione di Audi: il gioiello proposto dalla casa automobilistica tedesca è il suv E-Tron: prestazioni elevatissime con motore 100% elettrico.
Non solo Audi, ma anche Mercedes con la sua EQC. Quest’ultimo è stato il primo suv totalmente elettrico messo sul mercato: un vero e proprio gioiello di ingegneria. Autonomia di circa 400 chilometri con accelerazione da 0 a 100 in soli 4 secondi.
Nonostante siano ancora molto pochi gli automobilisti che preferiscono una macchina elettrica a una con il classico motore a combustione, i passi avanti continuano imperterriti. Il futuro è già qui e se anche il caos di New York si ferma per osservare da vicino questo fenomeno significa che davvero qualcosa si sta muovendo.