La Formula 1 sbarca in Azerbaijan per correre uno dei Gran Premi più "pazzi" di sempre
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Questo fine settimana avrà il via il GP di Baku, quarto appuntamento del Mondiale di Formula 1.
Si tratta di un Gran Premio considerevolmente diverso da quelli visti nei primi tre appuntamenti del Mondiale poiché verrà corso su un circuito cittadino “anomalo”. Ed è un Gran Premio che potrebbe risultare già decisivo per la lotta al titolo, visto quanto successo nelle scorse tre gare. Tanti gli interrogativi a cui proveremo a dare una risposta.
Il circuito cittadino di Baku percorre tutto il centro storico della splendida città, capitale dell’Azerbaijan.
Alterna lunghissimi rettilinei a curve lente e strette. Il terzo settore del circuito presenta il rettilineo più lungo di tutto il Mondiale, da circa 2,2 chilometri. In questo settore si raggiungeranno le velocità di punta più alte del Mondiale insieme al rettilineo di Città del Messico. Tre anni fa qui la Williams fece infatti registrare la velocità record di 382 chilometri orari. Questo tratto potrebbe esaltare la velocità di punta della Ferrari e ci darà importanti risposte sulla bontà del motore Honda.
I freni saranno massivamente impegnati, così come lo sarà il telaio, fondamentale nelle curve più lente.
Il GP di Baku arriva alla sua quarta edizione. Il GP di Baku è infatti stato inserito nel calendario del Mondiale di Formula 1 solo nel 2016, anno in cui vinse uno strepitoso Nico Rosberg. Nel 2017 gli eventi forse più clamorosi, con il famoso contatto Vettel-Hamilton, il podio di Lance Stroll e la vittoria di Daniel Ricciardo.
Anche nella passata edizione, quella del 2018, sono successe cose a dir poco incredibili, con il contatto Verstappen-Ricciardo (che poi ha convinto il pilota australiano a lasciare la Red Bull) e la foratura di Bottas all’ultimo giro che ha consegnato la vittoria a Lewis Hamilton. Insomma tutti i precedenti ci raccontano di un Gran Premio altamente adrenalinico in cui non mancano colpi di scena clamorosi.
La Ferrari sbarca in Azerbaijan in un momento delicato.
La vettura c’è e non c’è, il motore ha già dato alcuni problemi di affidabilità a Leclerc e i punti di svantaggio tra Vettel e Hamilton sono saliti a 31. Se questo Gran Premio dovesse finire come quello del Bahrein è ovvio che la lotta al titolo sarebbe ampiamente compromessa. La Ferrari per ottenere un buon risultato dovrà fare come tanti outsiders hanno fatto al GP di Baku: stare lontana dai guai.
Già perché qui a Baku safety car e bandiere rosse sono la normalità e possono coinvolgere chiunque.
Come scritto prima il GP di Baku è altamente imprevedibile. Nelle passate edizioni non ha mai vinto il più veloce, ma ha vinto chi ha saputo rimanere fuori dai problemi. Si tratta infatti di un Gran Premio quasi “ad eliminazione” in cui arrivare in fondo non è così scontato. Se si trattasse di una semplice gara di velocità direi Hamilton, Vettel e Bottas sul podio.
Ma qui non è mai solo una gara di velocità. Buon Gran Premio a tutti.