Ford Escort RS Turbo: tutto sull’auto di Lady Diana

Venduta all'asta la Ford Escort RS Turbo di Lady Diana

La Ford Escort RS Turbo è famosa per essere stata l’auto di Lady Diana. È stata venduta all’asta ad un prezzo che si aggira intorno agli 870.000 euro. Oltre ad essere famosa per la sua storica proprietaria, è anche l’unica RS Turbo con colore di carrozzeria nero. Vediamo nel dettaglio l’intera vicenda dell’auto della principessa più amata di sempre.

Venduta all’asta la Ford Escort RS Turbo di Lady Diana

Quando pensiamo ai reali d’Inghilterra, subito li immaginiamo a bordo di auto di lusso come Bentley e Rolls-Royce. Sappiamo anche però che ci sono delle eccezioni specialmente se si parla di vetture private, quelle guidate personalmente quando non si soccombe a rigidi protocolli reali.

È il caso di Lady D, che nel 1985 acquistò la sua Ford Escort RS Turbo. Un auto completamente fuori dagli schemi di Buckingham Palace. L’auto è stata posseduta dalla principessa fino al 1988, passata poi attraverso altri proprietari è diventata protagonista di un’asta fuori dal normale. L’asta si è tenuta qualche giorno fa, che l’ha vista finire nelle mani di un collezionista anonimo, per la stratosferica cifra di 870.000 euro.

Tutto sulla Ford Escort RS Turbo di Lady D

Fu acquistata da Lady D al posto di un’altra Escort di colore rosso, che gli uomini della sicurezza ritenevano poco sicura. La RS Turbo fu la prima scelta di Lady D, che venne poi personalizzata dagli ingegneri della casa che per prima cosa cambiarono il colore di carrozzeria. L’auto passò da un classico bianco – unico colore all’epoca in commercio per il modello – ad un elegante nero.

Già così la coupé divenne unica nel suo genere, ma trattandosi di un auto di una principessa, obbligata a viaggiare con un agente del Royalty Protection Command che viaggiava sul sedile passeggero insieme a lei, venne aggiornata con uno specchiettp retrovisore aggiuntivo, utile alla scorta.

Tornata in Ford, l’auto di Lady D venne reimmatricolata e presa in consegna da diversi proprietari. Fino a finire nelle mani di un collezionista che ha scatenato un’asta che partiva dalle 100.000 sterline, e che è arrivata a ben 737mila (870.000 euro).

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Scritto da Michele Zacchia

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