Foglio unico di circolazione: cos’è e come funziona

Novità in ambito burocratico a partire dal 2018, un nuovo documento, il Foglio Unico di Circolazione snellirà la burocrazia.

L’affermazione suddetta: snellirà la burocrazia, millantata dai sostenitori accaniti di tale riforma è accompagnata dalla stessa frase, ma con punto interrogativo alla fine da parte dei più scettici. Nel bene o nel male cosa cambia con la riforma del Foglio Unico di Circolazione? Ci saranno vantaggi o svantaggi? Analizziamo in cosa consiste e di cosa di tratta.

Principio motore della nuova legislazione è l’abolizione di due documenti storici: il libretto di circolazione ed il certificato di proprietà, che fine faranno allora? Verranno inglobati insieme in un unico documento, appunto il Foglio Unico di Circolazione, un nuovo documento che si promette di snellire la burocrazia. Per il cittadino cambia poco ma si avrà una riduzione dei costi di 39,00 euro ed uno snellimento dei tempi per le pratiche.

Un unico grande documento di cui ancora non si conosce la forma definitiva, si sa solamente che sarà più grande dell’attuale libretto, che sarà ripiegato su se stesso e che presenterà sul frontale tutte le informazioni presenti sul libretto, mentre sul retro ci saranno quelle dell’attuale CdP, insieme agli spazi dedicati alle revisioni ed alle informazioni varie.

La polemica sta nella volontà di voler accorpare le funzioni dell’Aci a quelle della Motorizzazione per quanto riguarda il nuovo documento, polemica che si dirama in due direzioni. L’accorpamento delle funzioni non prevede allo stato attuale la creazione di un archivio unico, fondamentale per uno scorrimento fluido degli iter burocratici in tal senso; inoltre non si è discusso di un accorpamento del personale, per far si che le funzioni di Aci e MCTC convergano.

Una legge ancora da definire su parecchie questioni minori; sicuramente nei prossimi mesi verrà definita ogni questione se questo resterà il corso legislativo che si vorrà seguire.

Lascia un commento

Leggi anche