Ferrari, è già tempo di giudizi?

Prestazione opaca della Ferrari in Australia, è già il momento dei giudizi?

Dopo i brillanti test svolti a Barcellona tutta Italia si aspettava una grande prestazione in Australia. Invece è arrivata una prestazione deludente causata da una mancanza di prestazioni. Negli ultimi anni la Ferrari non è mai parsa in difficoltà in qualifica e in gara come successo ieri e in molti oggi si domandano sulla bontà del progetto. Ma è già tutto perduto?

Il distacco con Mercedes

Dopo tutte le buone notizie arrivate durante l’inverno, poi confermate dagli ottimi test svolti al Montmelò le aspettative erano veramente alte. Tutti i tifosi, e anche buona parte degli addetti ai lavori, si attendevano una vittoria di Vettel, o comunque una gara combattuta. Invece la Ferrari non è mai stata della partita pagando sette decimi in qualifica e circa un secondo al giro in gara. Numeri che fanno spavento e che denotano un passo indietro rispetto ai due anni passati, dove il gap con Mercedes era si presente, ma decisamente ridotto. Con un distacco del genere lottare per poter vincere una gara sembra quasi utopico, affidando i risultati più al caso (safety car, pioggia…) che a reali meriti.

Le possibili cause

Questo leggero tracollo porta con se delle possibili cause, più o meno gravi, che in casa Ferrari dovranno risolvere. Proviamo ad analizzarle una per una.

Il circuito

Il circuito cittadino semi-permanente di Alber Park a Melbourne è un circuito che potremmo definire come “strano”. Si tratta infatti di un circuito in cui spesso le prestazioni non sono realmente indicative del valore della macchina. Un chiaro esempio è il doppio podio Mclaren nel 2014. In quel caso le due Mclaren fecero una gran gara conquistando la seconda e la terza posizione. Quel podio, tanto promettente, fu l’unico della stagione e la Scuderia chiuse la classifica costruttori al quinto posto. Insomma, non sempre chi fa bene a Melbourne poi si conferma nel resto della stagione.

Affidabilità

Si tratta di un’ipotesi che sembra abbastanza concreta. Sembra infatti che in Ferrari abbiano un mezzo capace di prestazioni decisamente migliori ma un po’ troppo fragile. Pertanto in Australia la Ferrari potrebbe non aver mai spinto il motore onde evitare ritiri e power-unit bruciate al primo Gran Premio. Questa teoria trova riscontro guardando i test, dove le Ferrari hanno fatto i tempi migliori ma in più occasioni si sono fermate a bordo pista. Risulta però difficile pensare che nemmeno nel giro di qualifica in Q3 non abbiano spinto al massimo.

SF-90 difficile da guidare e settare

I problemi di velocità e passo della SF-90 a Melbourne potrebbero dipendere da una difficoltà dei piloti e degli ingegneri nel settare la vettura e nel portarla al limite. Questa teoria trova riscontro in nei tanti errori e uscite di pista commessi dai piloti durante tutto il week-end di gara.

Il mezzo non è all’altezza

Teoria che in queste ore prende sempre più forza. Eppure ci sembra improbabile che in Ferrari abbiano completamente sbagliato il progetto e che siano molto distanti dalle prestazioni della Mercedes. Certo, tutto è possibile, ma visti i brillanti tempi fatti segnare durante i test (più veloci del tempo in qualifica dello scorso anno) ci sembrerebbe troppo strano un crollo di prestazioni verticale in gara

Conclusioni

Qualsiasi sia la causa, anche diversa da quelle elencate qui, in Ferrari avranno da lavorare sodo per risolverla. Quello che però non bisogna fare è farsi prendere dal panico e considerarsi spacciati. Molte gare devono ancora essere corse e il mondiale è ancora assolutamente aperto, non sarà una gara sottotono a comprometterlo. Per quel che riguarda noi, tifosi, giornalisti e operatori media, dobbiamo assolutamente attendere il Gran Premio del Bahrain prima di iniziare a definire i primi giudizi.

Scritto da Paolo Serravalle

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