Ferrari F8 Spider è un modello incredibilmente raffinato ed evoluto, con delle specifiche tecniche davvero elevate e interni eleganti.
Ferrari F8 Spider non è uguale a nessuna.
Il suo stile unico lo urla grazie ad una classe delle linee mista alla grinta del motore, che insieme creano un modello di auto decappotabile davvero a sè. Ricordate il modello Tributo? Gli ingegneri di Maranello sono partiti da quel modello come base prima di andare a perfezionarsi del tutto.
Un elemento a sè stante, ad esempio, è il tetto, che segna inevitabilmente una linea di contasto con la Tributo. F8 Spider, infatti, ha selezionato un tetto ripiegabile RHT, siglia che sta per Retractable Hard Top.
Questo tettuccio posiziona la spider della Ferrari in vetta rispetto alle altre auto sempre decappotabili, che si ritrovano a dover meramente inseguire dal versante tecnologico. Immaginate poi che questo modello va a catalogarsi come l’ultimo modello di vetture aperte molto prestigiose della Ferrari che montano il potente propulsore V8, una linea ereditaria iniziata nel lontano 1977 con il mitico modello 308 GTS.
Durante la presentazione avvenuta a Fiorano, la F8 Tributo ha affermato che sarà dotata del famoso motore V8, che può erogare la potenza di 720 cv e 8000 giri al minuto.
Abbiamo già visto questo vivace motore in azione dalla Ferrari in altri modelli, infatti che è stato premiato per quattro anni come International Engine of the Year. Un altro premio, inoltre, vinto, è stato “Migliore motore degli ultimi 20 anni”.
La sua linea di aspirazione, inoltre, è stata presa dalla 488 Challenge per ottenere 50 cv extra. Le prese d’aria, inoltre, sono collegate con l’ingresso d’aria motore. Questa diventa così una soluzione per ridurre drasticamente le perdite di carico, aumentando così la portata del flusso dell’aria e di conseguenza la potenza.
Le prestazioni sono fantastiche, in quanto per migliorare il grip, questo modello ha anche l’ ‘Adaptive Performance Launch’ .
Serve per monitorarne le condizioni durante l’accelerazione per ottimizzare la coppia trasmessa usando dei controlli elettrinici. Inoltre, c’è anche il ‘Wall Effect’ per estremizzare le prestazioni del motore agendo direttamente sul limitatore di giri. Non manca la strategia del Variable Torque Management per le marce, perchè tutti i rapporti infatti raggiungono la coppia massima ad alti giri motore. Questo comporta una coppia superiore di 10 Nm rispetto alla 488 Spider.
L’obiettivo è la leggerezza. Lo stile infatti riprende il cockpit, mettendo al centro di tutto il motore. La scelta ricade quindi su una ripresa delle otto cilindri con il motore centrale-posteriore.
Questa simbiosi crea un legame inscindibile fra auto e pilota, fusi insieme in un’unica macchina perfetta. Gli edili sono nuovi e sportivi con una plancia impreziosita da una vella in alluminio che regge il satellite centrale, entrando poi all’interno proprio della stessa plancia.
Arriva poi la leggerezza anche dal punto di vista ottico, con una venatura in carbonio con un display optional di sette pollici per il passeggero che divide la parte di sopra da quella di sotto.
Non potevano, poi, certo mancare i comandi al volante e la rifinitura interna completamente in carbonio.
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