Filtro AntiParticolato (FAP), elemento da gioie e dolori nei motori diesel moderni, che cos'è, come funziona e quando sostituirlo.
Le automobili moderne, siano esse dotate di motori diesel o benzina sono dotate di un filtro che permette loro di abbassare gli inquinanti che si vanno a creare, in particolare questo è maggiormente presente sulle auto diesel e viene definito FAP (filtro anti particolato o DPF (diesel particulate filter) in inglese.
Vediamo in questo articolo quando cambiarlo e a che prezzo.
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Il Filtro AntiParticolato è un elemento presente sul motore diesel che permette alle particelle che questo tipo di comburente produce di ridursi e di uscire dai gas di scarico molto più puliti.
Infatti la funzione del filtro è quella di far si che i gas in arrivo dal motore perdano la fuliggine di cui sono composti in modo da uscire in maniera più fluida verso i gas di scarico e da risultare poco nocivi in atmosfera.
I test effettuati dimostrano che le polveri sottili si abbattono 7 volte in massa e 10.000 volte in numero, di conseguenza un vantaggio effettivo nell’utilizzarlo è utile.
Nei motori più recenti questo elemento è stato avvicinato al motore, in questo modo le temperature di esercizio salgono, facilitandone il riscaldamento ed aumentandone l’efficienza.
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La durata di questo componente è molto elevata, si va da un minimo di 125.000 ad un massimo di 250.000 km di conseguenza molti anni di vita della macchina.
Quando ci si accorge che non svolge il proprio compito in maniera corretta, oltre ai segnali di errore derivanti dalla centralina il motore non gira correttamente.
Il prezzo per sostituirlo si aggira intorno ai 500-600 euro. Una cifra importante ma questa è dovuta ai materiali con cui è fatto ed al fatto che sia un componente deputato ad abbattere gli inquinanti.
Si tratta comunque di una spesa che in media si compie una volta nel ciclo di vita dell’auto.