F1, COTA alla “revisione straordinaria” in vista dell’imminente GP

Modifiche al tracciato di Austin sia come track limits, ora molto meno limitanti che come qualità dell'asfalto.

La Formula 1 si appresta a tornare a correre dopo 4 settimane di sosta e lo fa su un tracciato che nel corso della sua “breve” presenza nel Circus è sempre stato in teatro di gare spettacolari e ricche di suspance, ovvero il Circuit of the Americas ad Austin. Questa pista in questi giorni di preparazione subirà modifiche per ridurre i track limits.

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GP Usa 2024: correttivi al tracciato per una gara più equa

L’edizione 2023 del GP americano è stata ricordata per un’usura eccessiva del fondo della Ferrari di Leclerc che ne ha comportato poi la squalifica dalla gara Sprint e anche della squalifica di Hamilton per aver effettuato troppi track limits.

Due situazioni che sono state al centro dell’attenzione anche nel corso di questa stagione, in particolare i track limits, che sono un tema parecchio scottante in quanto penalizzano la guida dei piloti.

Per questo motivo il direttore del tracciato ha stabilito l’esecuzione di determinati lavori, quali la riasfaltatura completa della pista e la modifica di alcune curve precedentemente oggetto di track limits.

La speranza è quindi che questi interventi possano permettere di avere un weekend dove i piloti vadano al limite senza l’incubo di vedersi cancellati i tempi per delle piccole uscite.

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Tanto grip ma asfalto “green”

La riasfaltatura porterà un aumento davvero considerevole del grip ma allo stesso tempo questo asfalto sarà definito in gergo “green” ovvero poco gommato.

Situazione che si verificherà per buona parte del venerdì, dato che non ci saranno gare di contorno che potranno gommare la pista.

Venerdì che vedrà anche la qualifica per la gara principale che si correrà domenica. Una sola sessione di prove libere basterà a comprendere il livello di aderenza?

Una domanda a cui i 20 migliori piloti al mondo proveranno a dare una risposta quando le ruote torneranno nuovamente sull’asfalto.

Scritto da Filippo Imundi

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