Energica amplia la sua famiglia di moto "a batteria" con l'Experia, che inaugura il segmento delle performance tourer 100% elettriche.
Il progetto Energica Experia, iniziato alla fine del 2019, offriva le prestazioni di una GT sportiva, il comfort e la protezione di una moto da turismo, con la massima autonomia disponibile su una moto elettrica.
Tutto questo nelle vesti di una moto da trail senza precedenti.
Completamente equipaggiata nella versione “Launch Edition” (valigie rigide e bauletto Givi Trekker), questa Experia ha un look piuttosto sportivo, con un frontale che ha qualcosa della prima generazione di Ducati Multistrada, nella forma affusolata e appuntita del muso, nell’aspetto lenticolare e nelle curve della bolla.
Il traliccio tubolare in acciaio nella parte anteriore è attraente, ma convive con cablaggi elettrici a vista e grossi cavi arancioni.
La moto ha comunque un discreto livello di finitura, considerando gli oltre trentamila euro richiesti.
Infine, ci sono alcuni bei bulloni e dadi in Ergal qua e là, ma al momento non è presente in catalogo il cavalletto centrale. In termini di ergonomia, l’Experia offre una posizione di guida piacevole, con la schiena dritta e le braccia appena piegate. La sella è un po’ rigida, ma è ben sagomata in modo che un pilota alto 1,80 m possa facilmente appoggiare entrambi i piedi a terra.
Al posto del consueto serbatoio del carburante, un ampio vano portaoggetti (abbigliamento da pioggia, diverse paia di guanti, kit di attrezzi…) è accessibile dopo aver aperto il cofano (pulsante SET per 3 secondi sul lato sinistro). All’interno, una pratica doppia presa USB permette di ricaricare lo smartphone.
La strumentazione è costituita da uno schermo a colori TFT da 5 pollici, che rimane leggibile anche quando si guida con il sole alle spalle. La modalità di visualizzazione singola ha uno sfondo nero e contiene le informazioni di guida essenziali.
Un giro di chiave di accensione e l’Expéria si avvia silenziosamente. Con 260 kg tra le gambe, l’italiana non è una ballerina, ma beneficia di una distribuzione dei pesi ottimizzata, con le batterie e il motore situati nel punto più basso del telaio.
Il motore è stato alleggerito di 20 kg rispetto ai primi modelli del marchio. Il risultato è una minore inerzia alle basse velocità in curva.
In città, le sospensioni sono un po’ rigide, soprattutto al posteriore. A 50 km/h, a circa 3.300 giri/min, il motore (vivace sull’acceleratore) è discreto e lavora insieme a una trasmissione fluida.
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