Com'è fatta la Ducati Scrambler 1100? Tutto sulla scheda tecnica e le caratteristiche proprie del modello di Borgo Panigale.
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Ducati, lo storico marchio italiano legato al mondo del motociclismo, si rimette in gioco con la nuova famiglia del modello Scrambler: 400,800 e 1100.
3 modelli contraddistinti da altrettanti approcci alla guida, ma tutti accomunati dalla stessa passione motoristica: la distribuzione desmodromica, marchio di fabbrica della casa di Borgo Panigale.
Quest’oggi andremo ad analizzare le caratteristiche tecniche (con un’occhio anche al prezzo) della sorella maggiore, la Ducati Scrambler 1100.
Mettiamo subito le cose in chiaro: rispetto alle sorelline, la 400 e la 800, la Ducati Scrambler 1100 alza nettamente il livello dell’offerta.
Non solo un motore più potente, ma anche una ciclistica migliorata, una sella più comoda sia per il conducente che per il passeggero e qualche finitura di classe, come il doppio scarico a richiamare i modelli più datati (ma senza rinunciare alla tecnologia moderna).
Non cambia il telaio a traliccio in tubi d’acciaio, il quale, tuttavia, presenta un serbatoio leggermente più capiente (1,5L).
Completamente inedita la strumentazione, rifatta ad-hoc per questo modello, ora più completa che mai.
Risultano chiaramente visibili in formato digitale tutti i dati numerici: marcia inserita, mappa motore, tachimetro, contachilometri etc.etc.
Discorso diverso per le spie di segnalazione, le quali soffrono in termini di visibilità se sottoposte ad una luce anche non particolarmente forte. Nulla di pericoloso o mal sopportabile, comunque.
Totalmente migliorata la ciclistica, che vede una forcella Marzocchi da 45mm (4mm in più della versione 800) inserita su di una gomma anteriore da 120 (rispetto alla 110 della versione 800).
Cambia il fornitore (da Kayaba a Marzocchi) ma non l’escursione, che rimane di 150mm sia all’anteriore che al posteriore.
Invariata anche la gomma di trazione, che resta la solida 180 e le misure dei cerchi: 18′ all’anteriore e 17′ al posteriore.
Ultimo, non per importanza, il sistema frenante: si passa dal disco singolo da 330mm della 800 al doppio disco da 320mm. Un balzo in avanti significativo, che fa impennare il prezzo rispetto ai modelli più economici, ma necessario per controllare la nuova potenza fornita dal 1079cc.
Siamo sempre di fronte ad un V2 con distribuzione desmodromica, aumenta ovviamente la cilindrata, così come l’alesaggio e la corsa , ed aumentano anche potenza e coppia: si passa dai 75cv a 8250rpm della versione 800 agli 86cv a 7500rpm della 1100. Maggiore la coppia ai bassi regimi: 88nm a 4750rpm rispetto ai 68nm a 5750rpm.
Disponibili 3 mappe motore: la Active con vocazione sportiva, la Journey, che setta il motore per tratti di strada più lunghi gettando un’occhio ai consumi, e la City, pensata proprio per l’uso cittadino. Curiosità, la mappa City sfrutta solo 75 degli 86cv disponbili, rimodulandosi come la versione 800.
Cresce la potenza, cresce il peso, tuttavia i 196Kg della Ducati Scrambler 1100 sono veramente irrisori, soprattuto rispetto alla sicurezza offerta dalla ciclistica.
La Ducati Scrambler 1100 risulta essere un netto passo in avanti rispetto alle sorelle minori, tuttavia bisogna segnalare anche cosa non va nella nuova due ruote di Borgo Panigale.
Per paradossale che sia, il principale difetto di questa nuova Scrambler Ducati risulta essere l’enorme potenza dell’impianto frenante.
Indubbiamente pratica ed esperienza contano (anzi, sono fondamentali), ma non si può nascondere quanto risulti brusco l’attacco iniziale delle pinze sui dischi frenanti.
Parola d’ordine: “Non esagerare”.
In ultimo abbiamo il prezzo. Qui c’è poco da fare, la qualità (e che qualità!) si paga. La Ducati Scrambler 1100 si presenta con un prezzo di 13.340 € – chiavi in mano e comprensivo di immatricolazione.
Si parla ovviamente del modello base e non si considerano gli optional da pagare a parte.