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La Ducati Desmosedici GP20 è la moto che la casa di Borgo Panigale porta in pista nel Mondiale MotoGP 2020. Sicuramente i tecnici sono riusciti a migliorarla rispetto alla versione dell’anno scorso, in particolare per quanto concerne la manovrabilità e la potenza, il vero punto forte di questa moto. Scopriamo attraverso la scheda tecnica quali sono i dati di maggior interesse riguardanti questa nuova moto da competizione che punterà a far trionfare il tricolore nei principali circuiti di tutto il mondo.
Ducati Desmosedici GP20: motore
Motore: 4 tempi, V4 90° raffreddato a liquido, distribuzione desmodromica con doppio albero a camme in testa. 4 valvole per cilindro.
Cilindrata: 1000 cc
Potenza massima: oltre 250 cavalli
Velocità massima: oltre 350 km/h
Architettura Ducati MotoGP 2020
Trasmissione: Ducati Seamless Transmission. Trasmissione finale a catena.
Alimentazione: Iniezione elettronica indiretta, 4 corpi farfallati con iniettori sopra e sotto farfalla. Farfalle controllate da doppio sistema Drive by Wire.
Carburante: Shell Racing V-Power
Lubrificante: Shell Advance Ultra 4
Scarico: Akrapovič
Trasmissione finale: Catena D.I.D
Telaio: Doppio trave in lega d’alluminio
Sospensioni: Forcella rovesciata Öhlins con foderi in carbonio ed ammortizzatore posteriore Öhlins, con regolazione di precarico e freno idraulico in compressione ed estensione
Elettronica: Centralina Magneti Marelli programmata con software unico Dorna
Pneumatici: Anteriore/Posteriore Michelin 17″
Cerchioni: Marchesini in lega di magnesio
Peso a secco: 157 KG
Circuiti Ducati Desmosedici GP20
La nuova Ducati potrebbe dire la sua sui tracciati dotati di lunghi rettilinei e nel calendario aggiornato per via del Covid-19 non sono molte le piste che permettono questo. Le più papabili possono essere Austria ed Aragon, tracciati, il primo veloce ed il secondo tecnico, ma con un ampissimo rettifilo nella parte finale, dove sia Dovizioso che Petrucci potranno spremere tutta la potenza di cui dispone il motore.
L’obiettivo dei tecnici con questa moto è stato quello di renderla più gestibile a livello di potenza ed elettronica ma allo stesso tempo molto veloce ed i dati sembrano confermare il miglioramento anche se la verità la dirà come sempre la pista.